Anyang

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Centro della Cina orientale, nella provincia di Henan. A NO dell’insediamento moderno sorgono i resti di un’antica città, ritenuta l’ultima capitale della dinastia Shang (16° sec. a.C.-1050 a.C.) e nota con il nome di Yin, termine attestato in epoca Zhou; le iscrizioni oracolari rinvenute ad A. indicano invece il sito solo come Zi Yi, «Questa Città». La capitale, polinucleare, si articolava in una rete di insediamenti di diversa grandezza e grado di specializzazione, estesa su un’area di circa 24 km2 lungo le due rive del Huan; i più importanti sono Xiaotun e Xibeigang, rispettivamente a S e a N del corso del fiume. Presso Xiaotun è stata individuata una sequenza di fasi che si susseguono dal Neolitico, Shang predinastico, Shang dinastico e post-Shang, con livelli databili dall’epoca della dinastia Zhou Occidentali (1050-770 a.C.) fino alla dinastia Tang (618-907 d.C.). A N del villaggio è stato documentato il nucleo centrale della città Shang, protetto un tempo da un fossato collegato al corso dell’Huan. Gli edifici si innalzavano su piattaforme costruite sopra strati di terra dello spessore anche di 3 m; l’alzato dei muri e i tetti erano costituiti invece da un impasto di paglia e fango. Delle 53 piattaforme individuate, 15, estese su un’area di 9 km2, costituivano il nucleo più antico dell’area palaziale, probabilmente la residenza del re e del suo clan, risalente per lo meno al regno di Wu Ding (?-1189 a.C.). A SO del limite meridionale dei palazzi era una necropoli riservata agli aristocratici (nel 1976 vi fu rinvenuta la tomba di una delle mogli di Wu Ding, unica sepoltura nobiliare non violata di A.). Un gruppo estremamente articolato di piattaforme, su un’area di circa 20 km2, potrebbe avere costituito la zona templare, legata al culto della stirpe reale; qui furono individuati resti di sacrifici umani e animali, associati alle fasi costruttive delle strutture. Nel cosiddetto ‘gruppo meridionale’ si trova invece la zona dei sacrifici e degli archivi, dove, oltre alle consuete sepolture sacrificali, è stata ritrovata la maggior parte delle ossa oracolari iscritte. Presso Xibeigang (circa 3 km a NO di Xiaotun) sono state individuate grandi sepolture, probabilmente pertinenti alla necropoli reale di età dinastica, che hanno restituito preziosi oggetti di corredo, quali finimenti in bronzo per carro, armature di cuoio, armi rituali.

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