VISENTINI, Antonio

Enciclopedia Italiana (1937)

VISENTINI, Antonio

Vittorio Moschini

Architetto, pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1688, morì nel 1782. Dapprima allievo di G. A. Pellegrini e suo aiuto come decoratore, andò poi studiando in particolar modo prospettiva e architettura. Assai scarse sono le sue opere note di pittore prospettico: tra esse è caratteristica una veduta architettonica, arieggiante alquanto i modi di G. P. Pannini, conservata nelle gallerie di Venezia. Molto s'interessò di architettura, anche come teorico, componendo alcuni inediti trattati in versi, i cui manoscritti sono nel Museo civico di Venezia. Eresse sul Canal Grande, con eleganza classicheggiante e neopalladiana, il palazzo Mangilli-Valmarana e il palazzetto Giusti (1766). Notevole fu l'attività del V. incisore, specie per le tavole riproducenti le vedute di Venezia del Canaletto (1742) e per quelle illustranti la basilica di S. Marco (1761). Fece parte dell'Accademia di Venezia e v'insegnò prospettiva. Come artista non andò oltre una diligente e fredda correttezza.

Bibl.: G. Fogolari, L'Accademia veneziana, ecc., in L'Arte, XVI (1913), pp. 246, 249, 366, 368-70, 372, 378; G. Delogu, Pittori veneti minori del Settecento, Venezia 1930 (con bibl.).

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