VERANZIO, Antonio

Enciclopedia Italiana (1937)

VERANZIO, Antonio

Eleonora Zuliani

Diplomatico e letterato, nato a Sebenico il 29 maggio 1504, morto il 15 luglio 1573 a Esztergom. Ebbe la prima educazione nella casa dei nonni a Traù dall'umanista sebenicese Elio Tolimero; più tardi frequentò l'università di Padova protetto da Berislao, vescovo di Veszprém (Ungheria), suo parente, e, caduto questo eroicamente nella battaglia di Mohacz (1526), dallo zio Giovanni Statileo, confidente del re d'Ungheria, che gli procurò un posto alla corte ungherese. Nel 1530, giovanissimo, lo troviamo segretario del re Giovanni, che gli affidava delicatissimi incarichi; qualche anno dopo passò al servizio di Ferdinando d'Asburgo, che se ne valse anch'egli per missioni molto importanti. Entrato intanto nello stato ecclesiastico, fu vescovo in notevoli località dell'Ungheria, primate del regno, viceré e il 5 luglio 1573, dieci giorni prima della morte, cardinale.

Uomo di grande pietà e rettitudine, si distinse anche quale facondo oratore in molte missioni diplomatiche che contribuirono a mantenere l'indipendenza dell'Ungheria, stretta da una parte dall'impero ottomano e dall'altra da quello germanico. Approfittò dei viaggi per apprendere lingue, conoscere usi dei varî popoli e indagare a fondo gli avvenimenti dell'epoca. Si occupò di costruzioni militari e fu prode comandante di posti avanzati nella lotta per la cristianità. Raccolse iscrizioni latine in Transilvania; pubblicò anche un volume di versi con il titolo Otia. Dei suoi numerosi e varî scritti, nei quali si sente lo spirito umanistico, soltanto una piccola parte vide la luce nel sec. XVI. Gli altri, dispersi, sono stati raccolti e pubblicati nei Monumenta Hungarica historica.

Bibl.: La biografia scritta dal nipote Fausto, in G. M. Kovachich, Scriptores rerum Hungaricarum minores, I, Buda 1798; cfr. anche: A. Fortis, Viaggio in Dalmazia, I, Venezia 1774; S. Gliubich, Dizionario biografico degli uomini illustri della Dalmazia, Vienna 1856; P. Matkovich, Putovanje Antuna Vrančića g. 1553 (Il viaggio di A. V. nel 1553), in Rad, LXXI (1884); A. Tamaro, La Vénétie Julienne et la Dalmatie, III, Roma 1919; Fl. Banfi, in Archivio storico per la Dalmazia, 1934, fasc. 102, e 1935, fasc. 113.