CARRELLI, Antonio

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 34 (1988)

CARRELLI, Antonio

Edvige Schettino

Nato a Napoli il io luglio 1900 da Raffaele e da Silvia Scardaccione, conseguita la licenza liceale nel 1917, si iscrisse al biennio propedeutico per il corso di laurea in fisica sperimentale presso la facoltà di scienze dell'università di Napoli. Chiamato alle armi, interruppe gli studi e frequentò il corso allievi ufficiali, da cui usci con il grado di sottotenente. Congedato nel novembre del 1918, al termine delle ostilità, ritornò a Napoli. Consegui la laurea nel luglio 1921, discutendo una tesi sperimentale ed avendo come relatore Michele Cantone, direttore dell'istituto di fisica. Ottenne subito un incarico di assistente alla cattedra di mineralogia, che conservò fino al 1924, quando ottenne la libera docenza in fisica sperimentale. Durante questo periodo si recava spesso a Roma, per frequentare la scuola di Orso Mario Corbino, e in Germania, a Berlino, presso l'istituto di fisica diretto da P. Pringsheim, con cui collaborò.

Dal 1921 al 1924 si interessò di problemi di fotoluminiscenza della luce emessa da sostanze fosforescenti (Ueber die Photolumineszenz von Farbstoffen in zähen Lösungsmitteln, in Zeitschrift für Physik, XVII-XVIII [1923], pp. 317-324, in coll. con P. Pringsheim; Sulla fluorescenza di sostanze organiche, in Rendiconti dell'Accademia delle scienze fisiche e matematiche di Napoli, LXII [1923], pp. 97-104; Sulla luce polarizzata di fluorescenza, in Rendiconti della R. Accademia nazionale dei Lincei, classe di scienze fis., matem. e naturali, s. 5, XXXIII 19241, pp. 21 -28).

Dal 1924 al 1930 affrontò vari argomenti di fisica sia di carattere teorico che sperimentale (Sul fenomeno di Tyndall, ibid., pp. 279-282; Sulla dispersione anomala nel caso di bande larghe e dissimmetriche, in Rendiconti dell'Accademia delle scienze fisiche e matem. di Napoli, LXV [1926], pp.202-206; Sul teorema delle somme di Thomas e Reiche, in Rendiconti della R. Accademia nazionale dei Lincei, classe di scienze fis., matem. e naturali, s.6, V [1927], pp. 165-174; Sulla doppia rifrazione paramagnetica, ibid., pp.684-688; Ueber die longitudinale Verteilung der Photoelektronen, in Zeitschrift für Physik, LVI [1929], pp. 694-701; L'effetto Raman elettronico, in Rendiconti dell'Accademia delle scienzefisiche e matem. di Napoli, LXIX [1930], pp. 61-68). Questa intensa attività scientifica, costituita in totale da circa trenta lavori, gli procurò una salda fama a livello internazionale.

Nel 1929, vinto un concorso per la cattedra di fisica sperimentale, fu chiamato dalla facoltà di scienze dell'università di Catania alla cattedra di fisica; gli fu affidato anche l'incarico di direttore dell'istituto di fisica. Nel 1931 partecipò al concorso bandito dalla Pontificia Accademia delle scienze "I nuovi Lincei" sul tema "Dissertatio critica de theorema quantorum in Physica", presentando lo scritto La teoria quantistica: esposizione critica della nuova fisica, Roma 1931, che ottenne il primo premio. Egli ritornerà sull'argomento con La teoria dei quanti, ibid. 1932.

Nel 1931 l'Accademia d'Italia gli conferì una borsa di studio per recarsi presso l'Istituto di Utrecht diretto da L. S. Ornstein, ove egli apprese la tecnica per la misurazione, coi metodo fotografico, delle intensità relative delle righe spettrali e' delle righe dell'effetto Raman. Nel contempo effettuò ricerche in questo campo (Ueber einige Regelmassigkeiten in Aufbau der Isotopen, in Zeitschrift für Physik, LXXV [1932], pp. 111-114; Sull'azione di allargamento di linee spettrali per effetto di aumento di densità, in Rendiconti dell'Accademia delle scienze fisiche e matem. di Napoli, LXXII [1933], pp. 39-58; Sull'azione di allargamento di righe spettrali per effetto di aumento di densità. Nota II, ibid., pp. 101-109).

Nel 1931, dopo la messa fuori, ruolo di M. Cantone per raggiunti limiti di età, il C. venne chiamato dalla facoltà di scienze di Napoli a ricoprire la cattedra di fisica e la carica di direttore dell'istituto. Ebbe anche l'incarico di fisica teorica, che egli conservò sempre, tranne che per l'anno accademico 1937-38 quando la cattedra fu occupata da Ettore Majorana nominato professore ordinario per chiara fama. Il C. iniziò così a Napoli una lunga attività di ricerca e di insegnamento che durò fino al 10 nov. 1975, quando fu messo fuori ruolo per raggiunti limiti di età.

Nel periodo napoletano egli affrontò dapprima problemi connessi con l'emissione termica e le proprietà ottiche dei metalli (Sulle proprietà ottiche dei metalli, in Rendiconti dell'Accademia delle scienze fisiche e matem. di Napoli, s. 4, X [1939], pp. 148-154; Sull'emissione termica nella prima zona ultrarossa di alcuni silicati, in Nuovo Cimento, s. 8, XVII [1940], pp. 271-274; Sul potere emissivo parziale di alcuni cloruri, in Atti della R. Accademia d'Italia, XVIII [1940], pp. 51-55). In seguito si interessò prevalentemente di onde ultrasonore nei liquidi e di conducibilità in alta frequenza (Misure di conducibilità in alta frequenza con soluzioni viscose, in Nuovo Cimento, s. 9, X [1952], pp. 1-4, in coll. con L. Rescigno; Diffrazione di raggi X da parte di soluzioni acquose di zucchero caramellato, ibid., pp. 440-441, in coll. con E. Tartaglione).

Ultimi argomenti di ricerca furono gli studi sulla determinazione del coefficiente complesso di viscosità dei liquidi, e alcune particolarità presentate dai materiali ferromagnetici (A NewMethod for the Determination of the Acoustic Absorption Coefficient in Liquids, in Nuovo Cimento, CLIII [1957], n. 5, pp. 773-783, in coll. con F. Gaeta; Information on a 2,5 MeV Microtron, ibid., n. 6, pp. 729-734, in coll. con F. Porreca; Dynamic Determination of Viscosity, ibid., CLIV [1958], n. 8, pp. 356-358, in coll. con E. Ragozzino; On the Viscosity of Fluids, ibid., CLV [1959], n. 13, pp. 555-561, in coll. con E. Ragozzino; On the Intensity and Shape of Nuclear Quadrupolar Signals, ibid., CLVIII [1962], n.26, pp. 1145-1152, in coll. con E. Grossetti c M. Marinaro; Nuclear Magnetic Resonance in Paraffin and Wax, ibid., CLX [1964], n. 33, pp. 673-679, in coll. con E. Ragozzino; On the Thermal Relaxation Times of Special Liquids in Nuclear Magnetic Resonance, ibid., CLXI [1965], n. 35, pp. 731-734, in coll. con E. Ragozzino; Free Volume and Temperature Detentence of Viscosity, in La Ricerca scientifica, XXXVIII [1968], pp. 1017-1022, in coll. con U. Bernini, F. Fittipaldi ed E. Ragozzino).

Per i suoi meriti e la sua autorevolezza scientifica il C. ricoprì anche importanti incarichi in istituzioni pubbliche e in enti economici. Nel 1948 fu nominato membro del Consiglio superiore tecnico delle Poste e telecomunicazioni, di cui divenne direttore nel 1967. Fu consigliere di amministrazione e vicepresidente della RAI dall'aprile 1945 al giugno 1954 e presidente dal 3 giugno 1954 al 4 genn. 1961. Dal'1061 al 1964 fu presidente dei comitato per la fisica del Consiglio nazionale delle ricerche; dal 1965 al 1968 fu vicepresidente dell'Euratom; nel 1966 divenne presidente della Fondazione Ugo Bordoni. Fu inoltre prima vicepresidente e poi presidente della Società italiana per il progresso delle scienze, membro del Comitato nazionale per le ricerche nucleari, presidente del Comitato per le scienze dell'UNESCO, presidente del Comitato generale premi della Fondazione Balzan. Fu infine socio nazionale dei Lincei dal 4 febbr. 1947 e membro di numerose altre accademie. In campo economico il C. fu vicepresidente della SME (Società meridionale di elettricità), presidente della Microlambda e della Salmoiraghi.

Il C. mori a Napoli il 25 nov. 1980.

Fonti e Bibl.: Roma, Fondazione U. Bordoni, verbale n. 71 del consiglio di amministrazione (commemorazione del C. tenuta da M. Nardelli); Napoli, Società nazionale di scienze lettere ed arti, F. Cennamo, Commemorazione di A. C. …, 22 genn. 1982 (inedita); L. A. Radicati di Brozolo, A. C., in Rend. dell'Accademia nazionale dei Lincei, classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 8, LXXI (1981), pp. 243-249.

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