ANTIOCHIA di Pisidia

Enciclopedia dell' Arte Antica (1958)

Vedi ANTIOCHIA di Pisidia dell'anno: 1958 - 1994

ANTIOCHIA di Pisidia (Antiochia Pisidiae, o ad Pisidiam)


Città ai confini della Frigia e della Pisidia (odierna Yalvaç).

Fondata nel 280 a. C. da Seleuco Nicatore con coloni di Magnesia al Meandro. Città libera nel 189 a. C. sotto i Romani e poi colonia sotto Augusto con il nome di Caesarea, capoluogo dell'amministrazione della Galazia inferiore. Ricordata negli Atti degli Apostoli come centro importante di Frigi, Romani, Giudei.

Rimangono avanzi delle mura, del teatro, di un acquedotto, e un gran numero di frammenti architettonici ed epigrafici in parte riadoperati e sparsi nelle costruzioni moderne e nei cimiteri musulmani, dove sono usati cippi e colonne antichi. Importante era il santuario di Men ᾿Ασκηνός (così nelle monete, in Strabo, xii, 557, 577, ᾿Ασκαῖος e ᾿Αρκαῖος con molti addetti ai possedimenti. Il tempio di Men e di Augusto era prostilo tetrastilo, di ordine corinzio, con una copia dell'iscrizione di Ancyra, e fregio di bucrani e ghirlande.

Bibl: Stengel, in Pauly-Wissowa, I, c. 2446, n. 15; Arundell, Discoveries in Asia Minor, I; B. Pace, in Annuario Atene, III, 1916-1920, p. 55 ss.; W. B. Dinsmoor, The Architecture of Ancient Greece, Londra 1950, p. 282; J. G. Milne, in Numismatic Chronicle, 1947, pp. 97-107; D. M. Robinson, Preliminary Report on the Excavations at Pisidian A., in Am. Journ. Arch., XXVIII, 1924; id., Roman Sculptures from Colonia Caesarea, in Art Bulletin, IX, 1926-27, p. 5 ss.; id., A Magical Inscription from Pisidian Antioch, in Hesperia, XXII, 1953, p. 172, tav. 52.