ANHALT

Enciclopedia Italiana (1929)

ANHALT (A. T., 53-54-55)

Karl SCHOTTENLOHER
Arrigo LORENZI

Libero stato della Repubblica federale tedesca, ducato sino al 1918, posto nella media Germania fra 51°40′ e 52°5′ di latitudine N., 11° e 12°30′ di longitudine E., a cavaliere dell'Elba e dei suoi affluenti e subaffluenti Selke, Wipper, Bode, Saale, Fuhne, Mulde e Nuthe, là dove il bassopiano della Germania settentrionale, e precisamente quella sua zona meridionale che è incisa dagli ampî solchi di disgelo della glaciazione quaternaria, incuneandosi tra il Harz e il ripiano del Fläming, forma la soglia NE. del bacino di Turingia e, spingendosi alquanto verso mezzodì, va a terminare contro le colline tra Halle e Meissen. L'Anhalt occupa appunto la detta soglia e una parte del Harz inferiore e sta fra il Brunswick e le provincie prussiane di Hannover, di Sassonia e di Brandeburgo. Conta 351.485 abitanti, in gran maggioranza di religione evangelica (13.000 cattolici, 1100 israeliti), su un'area di kmq. 2299,39 (153 per kmq.). Ma quest'area non è continua: l'Anhalt è uno degli stati polimerici che sopravvivono nella Germania. Esso consta di due parti principali di diversa estensione, separate dalla provincia prussiana di Sassonia, e di cinque frammenti alquanto minuscoli inclusi nella provincia stessa a distanze relativamente brevi dalle due parti principali. Questi cinque minori ritagli sono Alsleben, Gross-Mühlingen, Dornburg, Göttnitz e Tilkerode-Abberode. La parte più estesa è l'orientale, tra il Brandeburgo e la provincia prussiana di Sassonia, e per riguardo alla situazione fisica appartiene, come i cinque piccoli exclaves, alla regione morfologica della Germania settentrionale. Il territorio è diviso in quattro circoli, il cui capoluogo corrisponde ai quattro centri urbani principali: Zerbst (19.649 ab.), Rosslau (12.512 ab.), Koswig (10.145 ab.), Köthen (26.828 ab.), Bernburg (34.333 ab.), Dessau (71.267 ab.), Jessnitz (6313). Dessau è la capitale del piccolo stato, situata sulla Mulde a monte della confluenza con l'Elba, su cui è il porto di Wallwitz. Tutte queste città sono attivi centri di industrie e di commercio: zuccherifici, fabbriche di tessuti, industrie chimiche e del ferro, mercati di granaglie e di bestiame.

La parte occidentale, che per la postura montana era anche detta Alto Ducato (Oberherzogtum), è separata dall'orientale per mezzo del corridoio formato dal territorio dell'antica contea di Aschersleben, perduta dall'Anhalt nel 1315 e non più ricuperata, che congiunge la parte settentrionale della provincia di Sassonia alla meridionale; è alquanto meno estesa e costituisce il circolo dipendente da Ballenstedt, città, con 6162 ab., e verso SO. occupa una parte del Harz inferiore (Ramberg 582 m., Viktorshöhe 537 m.); verso SE. invece vi è il ripiano di Harzgerode lungo la Selke, dove più a valle, alla destra del fiume, sul Gross Hausberg, si ergono le rovine del castello di Anhalt, dal quale venne il nome dello stato, e che pare non sia stato riedificato dopo la distruzione del 1140.

L'area e la popolazione dei cinque circoli in cui si divide lo stato sono esposti nella seguente tabella.

Sotto il riguardo economico il territorio dell'Anhalt fa parte della zona periferica del bassopiano germanico, ed è a contatto col Harz e l'antistante ripiano mesozoico parzialmente coperto di löss, e distinta sia dall'estrazione dei minerali metalliferi e dalle officine che li lavorano, sia dalla fertilità del suolo dalla quale dipendono la bieticoltura e la fabbricazione dello zucchero. Dell'area dello stato i boschi di conifere e faggi occupano una parte ancora importante, quasi il 25%; oltre il 61% è occupato dai terreni che la popolazione diligentemente coltiva. I prodotti principali sono bietola da zucchero, cereali, specialmente frumento, luppolo, patate, lino e altre piante oleose, frutta e legumi. È invece relativamente scarso l'allevamento del bestiame, che si fa nelle bassure lungo l'Elba; in questo fiume si esercita la pesca (storioni, siluri, salmoni). Importanti le miniere di lignite e nella parte orientale gessi, pietre da costruzione, salgemma, cainite, carnallite (Leopoldshall, Roschwitz e Plömmitz), dai quali ultimi dipendono importanti industrie chimiche. Altre industrie di grande momento sono quelle che dipendono dall'agricoltura (zucchero, birra, spiriti), le industrie dei tessuti e quella del ferro.

Secondo la costituzione del 18 luglio 1919, modificata poi tre volte, la dieta (Landtag) si compone di 36 deputati eletti per quattro anni e non può essere sciolta se non per decisione del ministero (che a sua volta è eletto dalla dieta) o per richiesta di un terzo degli elettori.

Bibl.: Lindner, Geschichte und Beschreibung des Landes Anhalt, Dessau 1833; Stenzel, Handbuch der anhaltischen Geschichte, Dessau 1820; E. Weyhe, Landeskunde des Herzogstums Anhalt, Dessau 1907, voll. 2.

Storia del Ducato di Anhalt. - La casa principesca degli Askanier dell'Anhalt risale al conte Adalberto di Ballensted. Il suo pronipote Ottone (morto nel 1123), in possesso di Ballenstedt e di Aschersleben, si disse conte di Askanier da un omonimo castello del territorio. Suo figlio, Alberto l'Orso margravio di Brandenburgo (v.), estese il suo dominio alla riva destra dell'Elba, contro gli Slavi, acquistando il Brandeburgo. Alla sua morte, mentre il primogenito, Ottone, gli succedette nel dominio del Brandeburgo, uno dei cadetti, Bernardo, ebbe l'Anhalt, che passò poi al primogenito di lui Enrico. Ma l'unità territoriale del principato non fu mantenuta a lungo: casa regnante e paese si divisero più volte in diverse linee. Già nel 1244, alla morte di Enrico I, in quella degli Aschersleben (fino al 1315), in quella dei Bernburg (fino al 1468) e in quella degli Zerbst. La linea degli Zerbst si divise di nuovo (1396) nel ramo di Sigismondo, con Dessau, e in quello di Alberto, con Zerbst. Dopo una temporanea riunione, Giorgio I divise di nuovo il territorio nel 1473: dal figlio Valdemaro VI derivò il ramo di Köthen, dall'altro figlio Ernesto, il ramo di Dessau. Tanto nell'una, quanto nell'altra suddivisione dell'Anhalt, la Riforma venne introdotta, per opera dei principi, nei primi decennî del sec. XVI: nel 1527 in Köthen, nel 1534 in Dessau. Gioacchino Ernesto riunì nel 1570 tutto il paese; ma già nel 1603 i suoi figli lo divisero di nuovo: Dessau andò a Giovanni Giorgio, Bernburg a Cristiano I, Köthen a Ludovico, Zerbst a Rodolfo, il cui ramo si estinse nel 1793. Nel 1806, la linea di Bernburg, nel 1807 le altre due presero il titolo ducale ed entrarono nella lega del Reno. Nel 1828, aderirono alla lega doganale e con ciò alla Prussia. Quando, nel 1847, la linea di Köthen mancò, Köthen passò a Dessau, a cui passò nel 1863 anche Bernburg; e i tre territorî rimasero da allora uniti in uno solo sotto un duca di Anhalt, della casa Anhalt-Dessau. Nella guerra del 1866, l'Anhalt fu con la Prussia; nel 1867 entrò a far parte della Lega tedesca del nord, nel 1871 dell'Impero tedesco. Quando, il 13 settembre 1918, morì il duca Edoardo, il principe reggente, Ariberto, assunse la reggenza per il principe infante Gioacchino Ernesto, fino a che la rivoluzione del novembre 1918 soppresse la sua carica di reggente.

Tra i principi del ramo Anhalt-Dessau merita particolar ricordo Leopoldo I (v.), der alte Dessauer, resosi celebre come generale al servizio del re di Prussia (1676-1747). Tutta la famiglia è, in quel periodo di tempo, strettamente associata alle vicende degli Hohenzollern di Prussia e specialmente all'attività militare di Federico il Grande. Il successore di Leopoldo I, Leopoldo II Massimiliano (1700-1751), guerreggia anch'egli nell'esercito prussiano; ma specialmente merita di esser ricordato il fratello di lui Maurizio (1712-60), il quale combatté nella seconda guerra di Slesia, distinguendosi a Hohenfriedeberg, nel 1745; fu inviato poi da Federico II a colonizzare la Pomerania e la valle dell'Oder; e nel primo periodo della guerra dei Sette anni ebbe parte principalissima. A Kollin, veramente, la sua azione fu intempestiva; ma egli si riscattò brillantemente a Leuthen (5 dicembre 1757), dov'ebbe gran parte nella vittoria e dove fu nominato feld-maresciallo sul campo da Federico II. Leopoldo III Federico Francesco (1751-1817) si segnalò invece non per gesta militari, ma per la sua azione di governo nell'interno del paese; tornato nel suo stato dopo viaggi in Inghilterra, in Francia, in Italia, attese con saggi provvedimenti a promuovere il miglioramento dell'agricoltura, lo sviluppo dell'istruzione pubblica, ecc.

Tra i principi di Anhalt-Bernburg, degno di menzione è Cristiano (1568-1630; v.), specialmente per la sua attiva partecipazione alla lotta contro la casa d'Asburgo, nei primi decennî del sec. XVII. Del ramo di Anhalt-Köthen infine è notevole soprattutto Luigi (v.).

Fonti: G. Krause, Urkunden, Aktenstücke und Briefe zur Gesch. der anhalt. Lande und ihrer Fürsten unter dem Drucke des Dreissigjähr. Krieges, voll. 5, Lipsia, 1861-66; O. von Heinemann, Codex diplomaticus Anhaltinus, Dessau 1867-83; Wäschke, Regesten der Urkunden des herzogl. Haus- und Staatsarchiv zu Zerbst 1401-500, 1903-08.

Bibl.: Ph. E. Bertram e I. C. Krause, Gesch. des Hauses und Fürstentums Anhalt., Walle 1780-82; Wäschke, Anhalt. Geschichte, voll. 3, 1912-13. V. inoltre le Mitt. des Vereins f. anhalt. Gesch. u. Altertumskunde, 1875-1923 e Anhalt. Geschichtsblätter, dal 1925.

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