Morbèlli, Angelo. - Pittore (Alessandria1853 - Milano1919). Allievo di G. Bertini e di R. Casnedi all'accademia di Brera, trattò prevalentemente paesaggi e scene di vita popolare ispirate a ideali socialisti e umanitarî, mostrando anche un particolare interesse per la resa degli effetti di luce e dei valori atmosferici (La stazione di Milano, 1889, Milano, Gall. d'arte moderna). Sensibile all'influenza di G. Segantini e legato da profonda amicizia a Pellizza da Volpedo, nel 1890 aderì al divisionismo distinguendosi tuttavia nell'ambito del gruppo per il rigore tecnico e la trasfigurazione lirica delle sue opere (Le risaiole, 1895, Vercelli, Civico Museo Borgogna; Natale al Pio Albergo Trivulzio, 1909, Torino, Museo Civico; Angolo di giardino, 1912, Roma, Gall. naz. d'arte moderna; Tempo di pioggia, 1916, Milano, Gall. d'arte moderna).
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 76 (2012)
Nacque il 18 luglio 1853 ad Alessandria da Giovanni, agiato proprietario di terreni vinicoli a La Colma nei dintorni di Rosignano, nel Monferrato, e attivo in ambito burocratico come sostituto segretario d’intendenza, e da Giovannina Ferraris.
Durante la primissima infanzia Morbelli rivelò una spiccata ...
Pittore, nato ad Alessandria il 18 luglio 1853, morto a Milano nel 1919. Una sordità crescente che lo afflisse tutta la vita, deviò la sua inclinazione dalla musica alla pittura. Studiò nei primi anni all'Accademia di Brera in Milano, alla scuola del Bertini. Cominciò ad affermarsi come paesista, luminoso ...
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico Testamento...
fiór d’àngelo locuz. usata come s. m. – Arbusto della famiglia sassifragacee (Philadelphus coronarius), con fiori numerosi, bianchi, profumati, in racemi brevi; originario dell’Asia occid., è molto coltivato nei giardini delle regioni temperate.