ANGELO da Camerino

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)

ANGELO da Camerino

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Nato, come si può affermare induttivamente avendo presente il curriculum della sua carriera ecclesiastica, intorno alla metà del sec. XIII, si fece agostiniano nel convento di Camerino. Ottenne - tra i primi.agostiani - il titolo di "magister", prima del 1295, anno nel quale, durante il Capitolo generale di Siena, compare come "sacrae theologiae novus professor sive magister". Lettore, nello Studio Generale della Curia, il 17 dic. 1295 (Potthast, II, 24242) fu creato vescovo di Cagli - contrariamente a quanto scritto nell'Eubel (Hierarchia..., I, p. 158) e sulla scorta di quest'ultimo, in Encicl. Cattolica, sub voce e nel Glorieux (Répertoire des maîtres..., II, p. 312, n. 402), che pongono l'anno di elezione alla diocesi di Cagli al 1296. Da questa diocesi fu trasferito a Fiesole il 22 .apr. 1208 (Potthast II, 24666). Qui tuttavia,gravi accuse gli furono mosse dall'abate del monastero di S. Bartolorneo e dal pievano di S. Pancrazio, sì che Bonifazio VIII decise di accertare le diverse e non specificate colpe di A. nei riguardi del clero fiesolano. E probabilmente l'inchiesta ebbe esito sfavorevole per A. che preferì spontaneamente rinunziare nelle mani del papa la carica ed i benefici vescovili. Dopo qualche tempo, come informano una serie di lettere di Bonifazio VIII- dell'11 apr. 1301, fu riconfermata ad A. la carica vescovile, con il compito di amministrare la diocesi di Larmo. Durante il periodo in cui resse la diocesi di Fiesole, partecipò, insieme con i vescovi di Firenze e di Pistoia, alla posa delle, pietre di fondazione delle "nuove e terze mura della città di Firenze nel prato d'Ognissanti" (G. Villani, Cronica, VIII, c. XXXI, ed. di Trieste 1857, p. 179). Trasferito, ancor vivo Bonifazio VIII, alla Chiesa di Modon, in Grecia (2 novembre del 1303), poi a Patti da Benedetto XI (15 genn. 1304) e subito riconfermato a Modon dallo stesso papa, che scriveva il 31 genn. 1304 a Giovanni, canonico di S. Maria Maggiore in Roma, nell'annunziargli la nomina a vescovo di Patti: "Idem frater A. omne ius quod sibi ex transiatione seu provisione huiusmodi competebat ex certis causis rationabilibus libere in nostria manibus resignavit" (Les Registres de Benoît XI, a cura di C. Grandjean, Paris 1905, p. 290), A. il 15 ott. 1311 veniva creato patriarca di Grado da Clemente V e quivi moriva nei primi mesi del 1314, poiché a Grado gli succedeva Paolo Guarducci de, Pilastri il 28 marzo di quell'anno.

La fama di teologo che seppe farsi deve essere stata di una certa consistenza, se lo stesso Benedetto XI poteva scrivergli di averlo scelto a vescovo di Modon per le sue doti riconosciute di "litterarum scientia, gravitas morum, prudentia spiritualium et temporalium providentia"; della sua attività di teologo rimane testimonianza nei seguenti mss.: Scriptum in Praedicamenta Aristotelis, Padova, Anton XXI, 488; Roma, Angelica 832-1.040. Sententia totius libri Topicorum, Parigi, Nat. lat. 16. 126;Roma, Vat. Pal. 1.057. Quaestiones theologicae, Vat. lat. 1.086. In Porphyrium Commentarii, Roma, Angelica 832-1.040. In librum Perihermenias. Roma, Angelica, id. id. A queste opere ricordate dal Glorieux, il Gutierrez, nella voce redatta su A. nell'Encicl. Cattolica, aggiunge un In librum Priorum, una serie di Super Evangelia ac Epistolas Pauli preclaras expositiones; una Lectura in Magistrum Sententiarum; unaserie di Sermones ot Laudes spirituales, vulgo Canzoni;di altre opere è indicazione - ma da accogliersi con cautela - nel Perini.

Fonti e Bibl.: Oltre a quanto già indicato nel testo, si veda A. Potthast, Regesta Pontificum Romanorum, II, Berolini 1875; La Registres de Boniface VIII, III, nn. 4039, 4040. 4041, 4042; Les Registres de Benoît XI, a cura di C. Grandjean. Paris 1905, nn. 7, 8, 225. 449; C. Eubel. Hierarchia catholica medii aevi, I, Monasterii 1913. pp. 158, 248, 266, 350, D. A. Perini, Bibliographia Augustiniana, I, Firenze 1929, pp. 172-173; P. Glorieux, Répertoire des maîtres en théologie de Paris, II, Paris1934, p. 312; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., III, col. 17.

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