BIASIOLI, Angelo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968)

BIASIOLI (Biasoli), Angelo

Fabia Borroni

Mancano notizie biografiche di questo incisore e calcografo, meno noto come disegnatore, che sarebbe nato a Bassano nel 1790. La sua attività, che i repertori assommano a una decina di stampe, ebbe inizio nel 1810 c., quando "incise le lettere" per la Carta del dipartimento del Bacchiglione ("R.R.T.G. dis. e inc.") e preparò una nuova edizione degli Elementi di calligrafia di F. Soave (Modena-Reggio, presso G. Vincenzi, 1810) in diciannove tavole; quindi, nel 1813, a Verona, presso D. Rosini, incise la Norma di bella scrittura (trentadue tavole di bellissimi caratteri). In seguito coltivò particolarmente l'incisione a granito e l'acquatinta, anche in collaborazione con altri artisti o ultimandone all'acquatinta le opere. Lavorò per i più noti editori milanesi, Vallardi, Giegler, Bettalli: soggetti preferiti i ritratti, le vedute e le figure di ambiente lombardo, i costumi, ecc. Uno dei primi ritratti incisi fu quello di Napoleone in paludamento imperiale (pubblicato da G. Castellazzo, Verona 1812); seguirono nel 1815 il ritratto del Winckelmann (da invenzione di G. B. Bosio), undici ritratti da disegni del Bosio per la Serie di vite e ritratti di famosi personaggi degli ultimi tempi; nel 1817-1818 i ritratti di Tippo Sahib e Corilla Olimpica (sempre dal Bosio), nel 1818 quello di Davide Garrick (da disegno di Sergent Marceau), di Giovanni Pacini, di Anna Maria Bazzi da invenzione di D. Dalla Rosa (anteriore al 1824, in due procedimenti tecnici, uno a granito e uno a colori), mentre del ritratto di Enrichetta Meric Làlande fornì egli stesso il disegno. Ultimò all'acquatinta l'incisione di C. Lose con Facciata e fianco destro del Duomo (disegno di F. Lose; presso G. e P. Vallardi, 1816). Poco, dopo incideva un'acquatinta per le Nozze dei Greci di Robustiano Gironi (Milano 1819) e rifiniva alcune vedute del lago di Como, edite da F. Bernucca (1820 c.; disegni di Adam e di F. Lose). Dava inoltre alla luce, all'acquatinta, sempre verso il 1820, "presso Gio. Pietro Giegler", una serie fortunata, la Nuova raccolta delle principali vedute interne ed esterne della città di Milano, in trentaquattro tavole, da disegni "dal vero" di F. Durelli, del Pozzetti e del Bussi, e di cui, nel 1821, fu fatta una seconda edizione "presso i F.lli Bettalli".

Le tavole sciolte esistono anche in edizioni con altre varianti nelle sottoscrizioni editoriali: oltre al Giegler e ai Bettalli figurano i nomi di F. Bernucca e di F. Artaria.

Nel 1821 il B. "terminò all'acquatinta una Raccolta di 30 costumi con altrettante vedute le più interessanti della città di Milano, edita dai Bettalli in duecento esemplari (o in bistro o miniati) e uscita in tirature diverse (l'esemplare del Castello Sforzesco è diverso, per es., da quello del fondo Palatino della Biblioteca Nazionale di Firenze).

La formula del B. fu in seguito largamente imitata (in ogni tavola un costume con un edificio di Milano sullo sfondo): le tavole sciolte, con l'andar degli anni malamente ritoccate, ebbero grande diffusione. Nel 1824 il B., in collaborazione con G. Castellini, incise l'interno della Basilica di S. Ambrogio (da disegno di A. Sanquirico) e con G. Aluisetti l'Altare di S. Savina per i Monumenti sacri e profani della Basilica di S. Ambrogio di Giulio Ferrario; nel 1825 incise la Caserma di S. Francesco a Piazza S. Ambrogio (da disegno di F. Lose); nel 1827 collaborò a incidere all'acquatinta le tavole del Costume ancien et moderne di G. Ferrario; in quegli anni incise all'acquatinta dieci scenografie di A. Sanquirico (eseguite per il Teatro alla Scala fra il 1812 e il 1818) per la Raccolta di varie decorazioni sceniche..., s.d. (ma 1827 c.); nel 1828 incise, all'acquatinta, sei tavole per i Disegni e descriz. del Tempio eretto alla Gran Madre di Dio di F. Bonsignore (Torino 1828) e due vedute di Verona (da disegno di C. Bissol, edite rispettivamente a Milano e a Verona). Dopo una veduta del Duomo nel Duomo di Milano di F. Artaria (1831) uscirono, sciolte, altre vedute dello stesso monumento (interno o esterno): due da disegno del Castellini con titolo anche in francese, 1832, una da disegno di G. Gilio Rimoldi, 1840 c., e infine un Interno dell'arena milanese (da disegno del Müller, 1847). Incise quattro illustrazioni per il Guglielmo Tell (da disegno di Carlo Chasselat).

Il B. morì a Milano nel 1830.

Sue stampe si trovano soprattutto, oltre che nelle raccolte già citate, nelle collezioni fiorentine della Bibl. Nazionale (v. anche la raccolta delle carte geogr. e del fondo Palatino, della Marucelliana e degli Uffizi).

Bibl.: O. Brentari,Storia di Bassano e del suo territorio, Bassano 1884, p. 728; P. Arrigoni-A. Bertarelli,Carte geografiche dell'Italia conservate nella raccolta delle stampe e dei disegni, Milano 1930, n. 1580; Id.,Piante e vedute della Lombardia conservate nella raccolta delle stampe e dei disegni, Milano 1931,ad Indicem; Id.,Stampe storiche conservate nella raccolta del Castello Sforzesco di Milano, Milano 1934,ad Indicem; C. Bonacini,Bibliografa delle arti scrittorie e della calligrafia, Firenze 1953, nn. 203, 1742; U. Thieme-F. Becker,Künstler-Lexikon, III, pp. 595 s.; L. Servolini, Diz. ill. degli incisori ital. …, Milano 1955, p. 88.

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