ANGELA da Foligno, beata

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)

ANGELA da Foligno, beata

Giorgio Petrocchi

Nata a Foligno nel 1248 circa; di famiglia agiata (si ignora il casato), non compì studi, ma nonostante la sua ignoranza della scrittura e la modesta esperienza della lettura, giunse ad intendere perfettamente la lingua latina. Della sua giovinezza narrò essa stessa gli errori, le intemperanze, le colpe; i quali, certamente, devono intendersi posti in eccessivo rilievo per i motivi della successiva esperienza ascetica. Nel 1285 l'inizio della sua rinascita morale è attestato dalla prima confessione integrale, resa a frate Arnaldo da Foligno. Da vari anni (forse dal 1270) sposa, in un breve giro di tempo le morirono (nel 1288 circa) la madre, il marito e i figli; nella solitudine trovò la via della vocazione religiosa; vendette i suoi beni ed entrò, tra la fine del 1290 e gli inizi del 1291, nel terz'ordine francescano, ove si diede a intense opere di carità, specialmente verso i lebbrosi. L'attestazione di Arnaldo fu, in un primo tempo, affatto personale e privata, ma più tardi, sparsasi la voce dei rapimenti mistici di A. (dei quali uno, avvenuto durante un pellegrinaggio ad Assisi nell'autunno del 1291, e nel quale le apparve la S S. Trinità, diede luogo a molte dispute), frate Arnaldo ebbe l'incarico dai superiori di riferire in una particolareggiata relazione la specie delle rivelazioni di A., onde poter stabilire se fossero ispirate o frutto di maligne suggestioni. La compilazione del Memoriale occupò quattro anni circa, dal 1292 al 1296; spesso Arnaldo assisteva personalmente al singolo raptus della beata; comunque ogni volta trascriveva rapidamente in latino quel che Angela veniva dettando, presumibilmente nel suo dialetto folignate. Molte delle relazioni verbali avvenivano nel convento di San Francesco, prossimo alla casa della beata; testimone preziosa dei resoconti era una fedele compagna di Lella (tale il diminutivo col quale appellavano Angela le sue amiche), la terziaria Pasqualina, morta nel 1313. Nello stesso 1296 il Memoriale veniva approvato dal cardinale Giacomo Colonna e da una commissione di otto teologi francescani. Nel 1298 A., che non prese parte alle dispute dell'Ordine quantunque si sentisse più vicina agli spirituali, ricevé la visita di Ubertino da Casale, il quale confessò nell'Arbor vitae aver dovuto a questo incontro il superamento di una sua grave crisi religiosa; nel 1302 Angela indirizzava ad Ubertino una calda lettera d'esortazione; in aperta lotta fu invece A. con la setta dei Fratelli del Libero Spirito. Le sue successive rivelazioni vennero raccolte, oltreché da Arnaldo, da altri frati; particolarmente importanti furono le estasi alla Porziuncola (2 agosto 1300) e durante una grave malattia tra il 29 sett. 1300 e il 2 febbr. 1301. A. venne a morte, sempre a Foligno, il 4 genn. 1309; i suoi resti sono venerati nella chiesa di S. Francesco. Fu detta "magistra theologorum". Il culto è stato sanzionato nel 1701 dalla Congregazione dei Riti.

Il complesso delle sue visioni è raccolto nel Liber sororis Lelle de Fulgineo, de tertio ordine sancti Francisci, detto anche Liber de vera fidelium experientia, contenuto in sette codici; il Liber appare diviso in tre parti: la prima è costituita dal Memoriale, la seconda da un complesso di massime, "istruzioni salutifere", lettere, brevi resoconti di estasi, la terza da qualche altra rapida relazione di rapimenti, e poi dal testamento spirituale e dal racconto del transito.

Il Liber, che è opera di notevolissima forza rappresentativa e intensità spirituale, è fondato sopra una concezione "cristocentrica", che, pur risentendo della dottrina mistica dei Vittorini e di s. Bonaventura, trova la propria originalità nella visione di Cristo come stimolo caritativo a salire i vari gradini della purificazione ascetica fino ad identificare la propria anima in Cristo stesso, in una perfetta e integrale unione con l'"Ognibene" (cioè Dio come bellezza e come bontà), unione inesprimibile col linguaggio umano, ma intuibile per approssimazioni ed analogie.

Si attribuisce ad A. anche una breve operetta in volgare, La bella e utile dottrina, forse un compendio, a cura di qualche seguace, di tutta la dottrina di Angela.

L'editio princeps del Liber è del 1505, a Toledo; si ricordano le seguenti edizioni e traduzioni: Vita e conversione meravigliosa della B. A. da F. ,volgarizzamento di Gieronimo da Capugnano, Venezia 1604; B. Angelae Fulginatis vita et opuscola, a cura di G. B. Boccolini, Foligno 1714; Le livre des visions et instructions de la B. Angèle de F., traduzione di H. Hello, Paris 1914 (ma prima ediz. 1868); Il libro della B. A. da F., traduzione italiana di M. Faloci Pulignani, Perugia 1918; Visioni e consolazioni della B. A., traduzione italiana di A. Pisaneschi, Sancasciano Val di Pesa 1925; La via della Croce della B. A. da F., a cura di G. Battelli, Firenze 1925; Le livre de la B. Angèle de F., a cura di P. Doncoeur, testo latino e traduzione francese, Paris 1925-26; Le livre de l'expérience des vrais fidèles, a cura di M. J. Ferré, testo latino e traduzione francese, Paris 1927; L'autobiografia e gli scritti, a cura di M. Faloci Pulignani, traduzione italiana di M. Castiglione Humani, Città di Castello 1932; Il libro della B. A. da F., a cura di L. Fallacara, Firenze 1946 (prima ediz. 1922); Il libro della B.A. da F., versione di M. Castiglione Humani, introduzione di A. Blasucci, Roma 1950.

Fonti e Bibl.: Marco da Lisbona, Delle croniche de' frati minori, II, Venezia 1616, pp. 389-405; L. Wadding, Annales Ordinis Minorum, VI, Roma 1733; M. Faloci Pulignani, Saggio bibliografico sulla vita e sugli opuscoli della B. A., Foligno 1889; A. Thorold, An essay in aid of the better appreciation of catholic mysticism illustrated from the writings of blessed A. of  F., London 1900; M. J. Ferré, Les principales dates de la vie d'Angèle de F., in Rev. d'hist. franciscaine II (1925), pp. 21-34; Id. La spiritualité d'Angèle de F., Paris 1927; M. Faloci Pulignani, La B. A. da F., Memorie e documenti, Gubbio 1926; G. Medougall Alcan, The spiritual amour by S. Catherina of Bologna together with the Way of the Cross by B. A. of F., London 1926; P. Pourrat, La spiritualité chrétienne,II,Paris 1928, pp. 288-92; F. Vernet, La spiritualité médiévale, Paris 1929; P. Doncoeur, Angèle de F. maitresse d'oraison, in La Vie Spirituelle, XXXIX (1934), pp. 34-50; L. Lecleve, Sainte Angèle de F., Paris 1936; L. Veuthey, Ascensions spirituelles, in Miscell. Francescana, XXXVII (1937), pp. 3-19; A. Blasucci, Il cristocentrismo nella vita spirituale secondo la B. A. da F., Roma 1940; Id., Il cammino della perfezione negli scritti della B. A. da F., Padova 1950; G. Petrocchi, Astrattezza e realismo nel Liber di A. da F., in Ascesi e mistica trecentesca, Firenze 1957, pp. 3-19.

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