ANDAMENTO o progressione

Enciclopedia Italiana (1929)

ANDAMENTO o progressione (fr. marche; sp. progresión; ted. Sequenz; ingl. progression)

Giulio Bas

È il ripetersi d'un motivo (ritmico, armonico, melodico) trasportato su varî gradi della scala.

L'andamento, se ha luogo entro i limiti del tono, piegando la ripetizione della formula agl'intervalli e agli accordi tonali, è artificio che può essere buono ed utile. Così, portato dal moto, l'orecchio accetta con facilità combinazioni armoniche anche non ovvie, ed il senso della chiusa rimane sospeso fin che dura la linea ascendente o discendente dell'andamento. Il quale ha un valore che, in certi periodi della storia musicale (così nel sec. XVIII) è stato considerevole, p. es. rispetto agli svolgimenti tematici. Nel divertimento della fuga (v.) se ne fece grande uso, tanto che si chiamò andamento il divertimento stesso. Ma il ripetersi d'una medesima formula finisce per destare un senso di tedio, di cui ai nostri giorni si è più che mai insofferenti; sicché l'andamento si adopera soltanto quando non possa apparire come un comodo ripiego. L'andamento era noto già ai teorici dei secoli XIV-XV, come Giovanni de Muris, Prosdocimo de Beldemandis, G. Tinctoris; i quali chiamavano color il buon andamento tonale, e talea il cattivo andamento meccanico. Segue un esempio di andamento.

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