AMOY

Enciclopedia Italiana (1929)

AMOY (nome derivato dalla pronuncia dialettale locale del nome cinese Hsia-men; si scrive anche, in olandese, Emoy, o, in francese, Emoui; A. T., 99-100)

Giovanni Vacca

Città della Cina, situata a 24° 27′ N., 118°5′ E., nell'isola di Chia-ho-hsin, la quale fa parte di un piccolo gruppo di isole situate alla foce del fiume Kiu Lung kiang ("fiume del drago"), nella provincia del Fu-kien. La città ha 116.000 ab. Coraggio, fierezza e generosità sono le caratteristiche del popolo di Amoy. Ha un porto eccellente, con marea considerevole: in media circa 4 metri e mezzo.

Essa deve il suo sviluppo alla decadenza, per interramento, di un grande porto medievale cinese, Ts'iuan chou, la Zaitun di Marco Polo. Nel 1394 la città cinese fu circondata di mura. I Portoghesi vi si stabilirono per la prima volta nel 1544, ma, a causa del loro modo di procedere, furono espulsi nel 1549; tredici navi furono abbruciate, e 450 Portoghesi trucidati. Nel 1624 vi giunsero gli Olandesi. Inglesi ed Olandesi frequentarono questo porto fino al 1730, anno in cui il governo cinese concentrò tutto il commercio straniero a Canton. Gli Spagnoli vi giungevano da Manilla.

La città fu conquistata dagl'Inglesi il 27 agosto 1841 e fu aperta al commercio col trattato di Nanking, tra la Gran Bretagna e la Cina, del 29 agosto 1842 (ratificato il 26 giugno 1843), ma un uíficio doganale vi fu stabilito soltanto nell'aprile 1862. Il 24 ottobre 1899 i Giapponesi vi ebbero una concessione speciale.

Accanto alla città cinese, nella seconda metà del sec. XIX, sotto l'influenza del commercio europeo, si è venuta sviluppando una ricca città dall'aspetto occidentale. Nell'isoletta di Ku-lang-sü, separata da Amoy da un canale di 500 m. di larghezza, è sorto un quartiere europeo, dove le abitazioni sono sparse nel verde, tra le colline granitiche, ed attorno ad esso una nuova città cinese, con fabbricati eleganti, assai meglio costruita dell'antica.

Qui approdano il cavo telegrafico francese proveniente dal Tonkino, e quello inglese proveniente da Hong-Kong.

Amoy è un porto importante per le partenze degli emigranti che dal Fu-kien si dirigono in Indocina, Siam, Malesia e nelle colonie olandesi. Esportazioni principali: tegole, mattoni, sacchi di canapa, ombrelli di carta, tè, zucchero, tabacco. Importazioni: stoffe di cotone, petrolio, riso, stuoie, farina, fiammiferi. Il commercio è diretto specialmente verso il Giappone ed in modo particolare verso l'isola di Formosa.

Ad Amoy preparò le sue spedizioni contro gli Olandesi il celebre pirata cinese conosciuto dai Portoghesi col nome di Coxinga, morto nel 1672.

Egli fu l'ultimo difensore della dinastia Ming, ed a lui si deve la cacciata degli Olandesi da Formosa. Secondo il Madrolle, a un km. e mezzo a S. della città, si troverebbe la sua tomba, alla quale si giunge per un viale fiancheggiato da statue di pietra.

Bibl.: Madrolle, Chine du Sud, Parigi 1904, p. 83; S. Wells Williams, The Chinese Commercial Guide, Hong-Kong 1863, pp. 182-187; N. B. Dennis, The Treaty Ports of China and Japan, Hong-Kong 1867, pp. 243-273; J. M. de Groot, Jaarlijksche feesten en gebruiken van de Emoy-Chineezen, 1881, voll. 2; Chinese Repository, XI, p. 504; China Year Book, 1927.

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