AMORPHOPHALLUS

Enciclopedia Italiana (1929)

AMORPHOPHALLUS (dal gr. ἄμορϕος "informe" e ϕαλλος "fallo", per il polimorfismo dell'appendice dello spadice)

Emilio Chiovenda

Genere di Aracee, della sottofamiglia Lasioidee, tribù Amorfofallee. Ha le seguenti caratteristiche: spadice generalmente grosso con appendice munita solo di fiori rudimentarî indistinti; fiori staminiferi densamente affastellati, non nettamente delimitati con quelli pistilliferi; ovario tri-mono-loculare; ovuli inseriti alla base delle logge con lungo funicolo eretto; rizoma tuberoso portante generalmente prima l'infiorescenza, poi le foglie, talora in anni differenti; foglie grandi o grandissime 1-2 volte ternato-pedato-partite con foglioline ultime ovali acute.

L'A. titanum Beccari è una delle Aracee più gigantesche; ha tuberi di circa 5 decimetri di diametro; picciòli lunghi 2-5 metri, spessi 1-3 decimetri, e i lobi primarî della lamina lunghi circa 3 metri; infiorescenze con peduncolo da m. 0,5 a 1, spata lunga cm. 70-80, spadice lungo metri 1,30, fruttescenza lunga cm. 60 e spessa cm. 10, con bacche aventi cm. 3 di diametro. Vive nella parte occidentale di Sumatra ove fu scoperta da O. Beccari nel 1870. Più recentemente nella stessa isola o nelle vicine furono rinvenute altre specie gigantesche (cfr. Alderwer, in Bull. Jardin bot. de Buitenzorg [Giava], s. 3ª, I, 1920). Hayata descrisse per l'isola di Formosa un A. gigantiflorus.

L'A. abyssinicus (A. Rich.) N. E. Br. vive nei boschi montani dell'Eritrea e dell'Abissinia. L'A. Rivieri Dur. della Cocincina è spesso coltivato nei giardini.

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