AMORGO

Enciclopedia Italiana (1929)

AMORGO ('Αμοργός; A. T., 82-83)

Riccardo Riccardi
Doro LEVI

Isola della Grecia, una delle Cicladi, situata tra Nasso e Stampalia, con 134 kmq. di superficie. Ha una forma stretta e allungata ed è costituita essenzialmente di calcari paleozoici. Una serie di rilievi, che giungono ai 663 m. nel M. S. Elia (Hág. Elías), la percorrono nel senso della sua lunghezza. La costa meridionale è alta e importuosa, quella settentrionale, invece, presenta alcuni buoni ancoraggi ed è fronteggiata da isolette (Gramvoúsa e Nikouría). La popolazione, dedita alla navigazione, alla pesca e alla coltivazione degli ulivi, è di 3500 ab. Il centro principale è il villaggio di Amorgo (Kastron), con un antico castello.

Nell'antichità Amorgo fu abitata, in epoca storica, da Ioni. Sulla costa settentrionale, più propizia della meridionale, furono fondate, secondo la tradizione per opera dei Samî, le sue città maggiori, Arcesine, Minoa ed Egiale; ma nell'isola sono attestate anche antichissime e copiose abitazioni preistoriche, della civiltà cicladica neolitica ed eneolitica, simile a quella di Sira e delle altre isole dell'Egeo. Oltre alla coltivazione delle fertili valli della parte settentrionale dell'isola, che dànno ancora oggi ricca produzione di olive e di vino, gli abitanti dell'isola erano dediti anche a proficue industrie, fra cui soprattutto quella dei tessuti; erano infatti famose nell'antichità le stoffe, chiamate appunto ἀμόργινα o ἀμοργίδες, assai fini e quasi trasparenti, preparate mediante una pianta speciale che cresceva nell'isola; ἀμόργεια invece o ἀμοργή era chiamato un colore rosso, piuttosto ordinario, prodotto ugualmente da una pianta dell'isola, ma che non sembra abbia nulla a che fare col colore della stoffa sopra accennata. Il commercio di tali prodotti industriali pare abbia attirato ad Amorgo anche molti stranieri, e soprattutto abitanti delle isole vicine; le iscrizioni attestano la presenza di Milesî e Sami a Minoa, di Nassî ad Arcesine. Le tre città principali dell'epoca storica sembrano essere state legate, fino almeno alla metà del sec. IV a. C., in un'unica comunità politica, pagando insieme una tassa alla lega delio-attica, nel "tributo ionico", di 'Αμόργιοι. Amorgo non ha avuto del resto grandi vicende storiche; nell'epoca romana, come diverse altre isole, servì da luogo di bando per alcuni confinati politici. Oltre ai relitti preistorici, sono notevoli nell'isola alcune interessanti iscrizioni antiche su roccia, nonché numerose torri di vedetta, o anche di rifugio per gli abitanti dei paesi circonvicini in caso di pericolo: torri, di epoca ellenistica per lo più, che pur esse sono distribuite su vasta scala anche nelle altre isole dell'Egeo.

Bibl.: L. Ross, Reisen auf den griechischen Inseln, Stoccarda 1840-45, I, p. 173 segg., II, p. 39 segg.; C. Bursian, Geographie von Griechenland, II, Lipsia 1868-72, p. 512 segg.; A. Miliarakis, 'Αμοργός, Atene 1884; F. Duemmler, in Mitteilungen des arch. Inst., Athen. Abt., XI (1886), p. 45 segg. (e in Kleine Schriften, III, Lipsia 1901, p. 45 segg.). Le iscrizioni sono raccolte da J. Delamarre, in Inscr. Gr., XII, 7: Inscriptiones Amorgi et insularum vicinarum, Berlino 1908.

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