AMBIO

Enciclopedia Italiana (1929)

AMBIO (ambiare, dal lat. ambulare; fr. amble; sp. portante; ted. Passgang; ingl. amble)

Vittorio Vezzani

Andatura dei quadrupedi, in due tempi, effettuata col movimento successivo dei bipedi laterali; è dal Lecoq paragonata ai movimenti delle gambe di due uomini che camminino insieme l'uno dietro l'altro, movendo contemporaneamente e con lo stesso ritmo le gambe dello stesso lato. Il peso del corpo è alternativamente sostenuto dall'uno e dall'altro dei bipedi laterali; i piedi di ciascun bipede si alzano e si appoggiano al suolo contemporaneamente, perciò l'ambio fa sentire due sole battute. Le orme che i piedi segnano, sono quattro e formano una pista doppia, perché le orme dei piedi posteriori sorpassano sempre più o meno le orme dei piedi anteriori. Il centro di gravità si sposta poco in senso verticale e molto in senso trasversale, rendendo l'equilibrio assai instabile. L'ambio è un'andatura naturale nel cammello, nel dromedario, nella giraffa e nell'orso; nel cavallo è per lo più acquisita mediante l'addestramento, qualche volta naturale. Si osserva anche talora nei bovini e nei cani.

Dell'ambio si distinguono tre varietà: l'ambio normale, l'ambio rotto e l'ambio volante o di corsa. L'ambio normale è un'andatura camminata o marciata, in cui il corpo si mantiene sempre in contatto col terreno. È poco elegante, ma in compenso veloce e dolce, più dolce del trotto, di cui non ha le oscillazioni verticali né le dure reazioni. La sua velocità è press'a poco uguale a quella del trotto ordinario. In Africa, nelle isole dell'Egeo e in Siria si addestrano all'ambio cavalli e muli e se ne ottengono notevoli velocità e lunga resistenza; anche nelle zone valacche della Rumenia si abituano i cavalli all'ambio normale fin da giovani, legando loro a due a due alternativamente gli arti laterali. Tale andatura, ch'era alquanto ricercata in passato per la minore fatica che richiedeva nei lunghi viaggi, è ora caduta in disuso in Europa. L'ambio rotto è effettuato in guisa che, per stanchezza e debilitazione, gli arti si muovono ancora per bipedi laterali, ma dissociando le loro battute, in modo che invece di due se ne sentono quattro, giungendo il piede posteriore al suolo un poco prima dell'anteriore. L'ambio di corsa o volante diventa un'andatura saltata, in cui il corpo si distacca e si solleva dal suolo fra l'una e l'altra battuta dei bipedi laterali. Essa si verifica per lo più nei cavalli ambianti che prendono parte alle corse coi trottatori, e che dagl'Inglesi e dagli Americani sono chiamati amblers o pacers, e dai Tedeschi Passgeher o Passgänger. Nelle corse al trotto è considerata come andatura irregolare; anzi in America per gli ambiatori si fanno corse speciali, perché essi raggiungono una velocità alquanto superiore a quella dei puri trottatori. Molti ambiatori hanno percorso il miglio inglese (m. 1.609,34) in due minuti primi e quattro secondi, come Mascat e Nancy Hanks, e ora ve ne sono di quelli che lo percorrono in due minuti primi.

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