AMĀN ULLĀH Khān

Enciclopedia Italiana (1929)

AMĀN ULLĀH Khān

Virginia Vacca

Emiro, poi re dell'Afghānistān, terzogenito dell'emiro Ḥabīb Ullāh, nato a Kābul il 1 giugno 1892. Dopo la guerra contro l'Inghilterra (1919) ha assunto l'appellativo di al-Ghāzī.

Studiò privatamente, e a 17 anni entrò nel Collegio Militare di Kābul. Successe al padre il 26 febbraio 1919. Nel 1912 sposò Thurayyā, figlia del ministro degli esteri, Maḥmūd Ţarzī. Nel gennaio 1924 promulgò la costituzione e prese il titolo di re. La sua assunzione al trono venne celebrata come festa dell'indipendenza, per aver egli in quell'occasione rifiutato l'appannaggio del governo indiano.

Amān Ullāh conosce il turco, il persiano e il francese. Non era mai uscito dall'Afghānistān fino al dicembre 1927, quando iniziò il suo viaggio in Europa, visitando l'Egitto, le principali capitali europee e la Turchia. Al ritorno in patria, egli si propose di attuare un ampio programma di riforme, ma in seguito a ribellione di alcune tribù fu costretto ad abdicare. Sino ad oggi (primavera 1929) i suoi sforzi per riconquistare il trono sono falliti. (v. afghānistān).

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