Spinèlli, Altiero

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Uomo politico (Roma 1907 - ivi 1986). Militante comunista e antifascista, nel 1927 fu arrestato e condannato dal tribunale speciale fascista al carcere e poi al confino. Uscito dal PCI (1937), negli anni della guerra maturò la convinzione che solo una federazione degli stati europei avrebbe potuto evitare, in futuro, il ripetersi di nuovi conflitti mondiali; tale elaborazione condusse al celebre Manifesto di Ventotene (1941), scritto al confino insieme con E. Rossi, ripreso poi nel programma del Movimento federalista europeo, fondato da S. nel 1943, non appena tornato in libertà. Dopo aver partecipato alla Resistenza nelle file del Partito d'Azione, dedicò il suo impegno politico alla realizzazione del progetto di unificazione europea, prima come segretario del Movimento federalista europeo in Italia (1947-63), poi come membro della Commissione delle Comunità europee (1970-76), infine, eletto come indipendente nelle liste del PCI, in qualità di deputato (1976-83) e parlamentare europeo (dal 1976). Fra i suoi scritti: Dagli Stati sovrani agli Stati Uniti d'Europa (1950); Manifesto dei federalisti europei (1957); Il lungo monologo (1968); Avventura europea (1972); La mia battaglia per un'Europa diversa (1979); Il progetto europeo (1985); Discorsi al Parlamento europeo 1976-1978 (1986); Diario europeo (post., 1989).

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