Valli, Alida

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Nome d'arte dell'attrice Alida Maria Altenburger (Pola 1921 - Roma 2006); proveniente dal Centro sperimentale di cinematografia di Roma, si affermò prestissimo soprattutto come interprete di film sentimentali o romantici (Mille lire al mese, 1939; Manon Lescaut, 1940; Ore 9, lezione di chimica, 1941; Piccolo mondo antico, 1941). Nel 1947 andò a Hollywood, chiamata da D. Selznick (The Paradine case, 1947; The third man, 1949), quindi fu nuovamente in Italia (Senso, 1954; Il grido, 1957; L'inverno ti farà tornare, 1961; Edipo re, 1967; La strategia del ragno, 1970; La prima notte di quiete, 1972; Il caso Raoul, 1975; Suspiria, 1977; Segreti segreti, 1985; Zitti e mosca, 1991; Bugie rosse, 1993; Il dolce rumore della vita, 1999; L'amore probabilmente, 2001). Interprete affascinante, dal forte temperamento drammatico, aveva esordito in teatro con notevole successo nel 1956 con T. Buazzelli e R. Grassilli, ma si dedicò alla scena soprattutto negli ultimi tempi, interpretando, fra l'altro: Lulu di F. Wedekind; La venexiana; Improvvisamente l'estate scorsa, di T. Williams; Così è (se vi pare) e Questa sera si recita a soggetto di L. Pirandello. Nel 1997 le fu assegnato il Leone d'oro alla carriera. Sul suo percorso umano e artistico il regista M. Verdesca ha realizzato nel 2020 il docufilm Alida, insignito del Nastro d'argento 2021.

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