Tarski, Alfred

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Logico, matematico e filosofo di origine polacca (Varsavia 1901 - San Francisco 1983), naturalizzato statunitense. Considerato uno dei massimi esponenti della Scuola logica polacca, fu autore di fondamentali studi sulla semantica dei linguaggi formali, precisando i concetti di verità e di conseguenza logica e delimitandone il valore assoluto. Si occupò anche di teoria degli insiemi, topologia, algebra, geometria e di varie questioni di logica formale.

Vita e pensiero

Prof. di teoria degli insiemi all'univ. di Varsavia, ha insegnato nella univ. di Berkeley (1942-68). Numerosi i suoi contributi, che vanno dai problemi di metamatematica (teoria assiomatica dei sistemi formali, sistemi basati sulla logica proposizionale, descrizione di sistemi) alla semantica (interpretazione del calcolo proposizionale, modelli e teoria generale dei modelli, nozioni di conseguenza logica, nozione semantica e sintattica di definibilità; generalizzazioni della logica del primo ordine). Si è occupato inoltre di questioni di decidibilità, di logiche intuizionistiche (proponendo come matrici per il calcolo intuizionistico proposizionale sottoinsiemi chiusi di uno spazio topologico e sviluppando ulteriormente la tendenza, già presente nel suo lavoro, a trattare algebricamente problemi metamatematici) e di algebre cilindriche. Da notare infine la sua ripresa del calcolo delle relazioni binarie di E. Schröder. Ha dato inoltre importanti contributi anche in campo matematico vero e proprio con l'enunciazione del noto teorema sulla decomposizione della sfera (1924), e la sua teoria sui cardinali inaccessibili, in collab. con H. J. Kreisler (1964). Sia dal punto di vista della logica matematica sia da quello filosofico sono risultati fondamentali i suoi contributi alla semantica, originariamente indirizzati a fornire una definizione materialmente adeguata e formalmente corretta di "enunciato vero" rispetto a un linguaggio-oggetto dato e a elaborare i conseguenti problemi relativi al metalinguaggio (Der Wahrheitsbegriff in den formalisierten Sprachen, in Studia philosophica, vol. I, 1935-36; una formulazione divulgativa e più filosofica è The semantic conception of truth and the foundation of semantics, in Journal of philosophy and phenomenological research. vol. 4º, 1944). Tra le altre opere: A decision method for elementary algebra and geometry (1948); Undecidable theories (in collab. con A. Mostowski e R. M. Robinson, 1953); Logic, semantics and metamathematics (a cura di J. H. Woodger, 1956).

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