Mendini, Alessandro

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Mendini, Alessandro

Livio Sacchi

Architetto, designer, artista e teorico dell'architettura, nato a Milano il 16 agosto 1931. Direttore delle riviste Casabella (1970-76), Modo (1977-81) e Domus (1980-85); dal 1988 dirige Ollo. Nominato membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, membro del comitato scientifico della scuola Les ateliers di Parigi e Chevalier des arts et des lettres in Francia, ha ricevuto molti premi, tra cui il Compasso d'oro (Milano, 1981) e l'onorificenza dell'Architectural League (New York, 1983). Suoi disegni e lavori fanno parte delle collezioni permanenti del Museum of Modern Art di New York, del Groninger Museum, del Museo nazionale d'arte moderna di Tokyo.

Con lo Studio Alchimia ha realizzato installazioni, mobili e oggetti che gli hanno procurato notorietà internazionale: si ricordano, in particolare, la Poltrona di Proust (1978); il progetto per la Casa della felicità (in collab. con A. Castiglioni, R. Dalisi, M. Glaser, A. Rossi, E. Sottsass jr. e R. Venturi, 1983-88); il Mobile infinito (in collab. con N. De Maria, S. Chia, E. Cucchi, M. Paladino e F. Clemente, 1986); la torre municipale a Gibellina (1987). Ha disegnato inoltre oggetti diversi per Memphis (mobile bar Cipriani, 1981); Abet (laminato Galla Placidia, 1982); Alessi (servizio da caffè e tè in argento Program 6, 1983); Acme (spille e orecchini, 1986); Mobileffe (guardaroba a specchio Archetto, 1986); Franz Schneider Brakel (maniglie Homage to Gropius, 1986); Segno (Lampada di Milo, 1988); Swarovski (centro tavola in cristallo, 1988); Swatch (orologi, 1991); Venini (vaso in vetro soffiato Dor, 1988). Dal 1989 è titolare a Milano, con il fratello Francesco (n. 1939), dell'Atelier Mendini.

Fra le realizzazioni architettoniche si ricordano: la Torre a Hiroshima (in collab. con Y. Kobayashi, 1988), il Groninger Museum (1989-94); la casa Alessi (1989) e il Forum-Museum del casalingo (1998) a Omegna; il teatrino polifunzionale della Bicchieraia ad Arezzo (1997); il Casino ad Arosa in Svizzera (1998). Ha esposto, fra l'altro: alla Biennale di Venezia nel 1980 e nel 1985 (progetto per il Ponte dell'Accademia), all'Istituto italiano di cultura di Varsavia (1981); al Padiglione d'arte contemporanea di Milano (all'interno della mostra Materialidea, 1982); alla Quadriennale internazionale di design al Musée Saint Pierre di Lione (1986); a Documenta 8, Kassel 1987 (progetto per un Museo universale); al Centre national d'art et de culture Georges Pompidou di Parigi (all'interno della mostra Nouvelles tendences: les avant-gardes de la fin du XXe siècle, 1987). Fra i suoi scritti si ricordano i libri: Paesaggio casalingo (1979); Architettura addio (1981); Progetto infelice (1983). Vedi tav. f.t.

bibliografia

A. Branzi, Moderno postmoderno millenario. Scritti teorici 1972-1980, Torino-Milano 1980.

Elogio del banale, a cura di B. Radice, Torino-Milano 1980.

F. Irace, Stanze: un'idea per la casa, Milano 1980.

P. Portoghesi, Postmodern. L'architettura nella società postindustriale, Milano 1982.

C. Sabino, A. Tondini, Italian style, New York 1985.

G. Sambonet, Alchimia: 1977-1987, Torino 1986.

F. Haaks, Schetsboek, Groningen 1988.

Alessandro Mendini, a cura di S. Casciani, G. Di Pietrantonio, B. Felis et al., Milano 1989.

Atelier Mendini. Una utopia visiva, a cura di R. Poletti, Milano 1994.

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