ALCAMO

Enciclopedia Italiana (1929)

ALCAMO (A. T., 27-28-29)

Attilio Mori
Carlo Alberto GARUFI

Città agricola della Sicilia orientale (prov. di Trapani), in ridente posizione a 6 km. dal golfo di Castellammare su un'altura pianeggiante, alle falde settentrionali del monte Bonifato, a 256 m. s. m., tra colline e collinette coltivate a vigne, a grano e a sommacco. Il comune occupa un'estensione di kmq. 131,53, e la popolazione, che vive quasi tutta agglomerata nel centro, è di 63.051 ab. La città dalle case basse lungo vie strette e diritte, d'aspetto in complesso piuttosto meschino, vanta però qualche monumento notevole. La chiesa dell'Assunta o Madrice del sec. XIV, ricostruita nel '600 sui piani degli architetti Angelo Italia e Giuseppe Diamante, conserva dell'antica costruzione solo il campanile. Nell'interno sono affreschi del fiammingo Guglielmo Borremans, del 1736-37, una Madonna coi Ss. Filippo e Giacomo, un Crocifisso e un Transito della Vergine di Antonello Gaggini. Altre opere dello stesso artista sono nella chiesa di S. Francesco e, in quella di S. Oliva, la statua della Santa (1511). Nella stessa chiesa è un Sacrificio della Messa di Pietro Novelli (1639), del quale si conserva una S. Teresa in estasi nella Badia grande, decorata con stucchi di Bartolomeo Sanseverino (sec. XVIII). Stucchi di Giacomo Serpotta (1722) sono nel Monastero di S. Chiara e nella Badia nuova (o S. Francesco di Paola). Più notevoli la graziosa facciata cinquecentesca della chiesa di S. Nicolò, una Madonna col Bambino e due angeli di Tomaso de Vigilia (sec. XV) nella chiesa di S. Domenico, annessa al convento, e una Madonna col Bambino e Santi detta "Madonna greca", attribuita a Pietro Rozzolone (primi anni del sec. XVI), ma probabilmente opera di un maestro lombardo. La città bassa è dominata dal castello, costruzione trecentesca a pianta quadrata, con quattro torri, due circolari e due quadrate, alternantisi agli angoli.

Alcamo deve il nome al casale arabo manzil Alqamah ("stazione di ‛A.", nome proprio di uomo); e della sua origine araba la gente serbò, fino agli ultimi tempi, qualche cosa nel tipo e nel costume. Dei secoli dall'XI al XIII, salvo gli accenni del geografo Edrisi (1154) e del viaggiatore Ibn Giobair (1184), null'altro si sa. "Pri lungu tempu fu terra di lu dimaniu"; ma il 23 agosto 1340, forse per la prima volta, Alcamo fu data in feudo e baronia da re Pietro II d'Aragona a Raimondo Peralta. Da allora all'abolizione della feudalità (1812) appartenne a signori feudali; eccetto quando, tolta per fellonia ad Enrico Ventimiglia, conte d'Alcamo (1397) fu conceduta il 27 giugno 1407 da re Martino a Giaimo de Prades; dal quale per matrimonî, eredità e vendita, passò ai Cabrera, agli Speciale, ai Balsamo e in ultimo a Giuseppe Alvarez che n'ebbe l'investitura il 16 aprile 1777. Fu però sempre centro di notevole attività commerciale, con "piazza" o "caricaturi dictu di lu Valluni", ed ebbe fin dal 1367 la sua Membrana gabellarum per l'entrata e l'uscita delle merci. Della vita letteraria rimangono documento le raccolte poetiche di Sebastiano Bagolino. Nella storia del nostro Risorgimento van ricordati i fratelli Sant'Anna, i quali con Giuseppe Coppola di Monte S. Giuliano, organizzarono numerose squadre di "picciotti", che combatterono e gareggiarono nel 1860 cogli eroi di Garibaldi. Quanto all'autore del famoso contrasto Rosa fresca aulentissima, v. cielo d'alcamo.

Bibl.: M. Amari, Storia dei Musulmani di Sicilia, II, Firenze 1854-1872, p. 431; III, p. 536; M. Amari e C. Schiaparelli, Edrisi. L'Italia descritta nel "Libro di re Ruggiero", Roma 1883, pp. 3, 39, 45; G. L. Barberi, Capibreve, Palermo 1904, III, p. 390 segg.; V. Di Giovanni, Capitoli e privilegi della città di Alcamo, Palermo 1876; A. Mango di Casalgerardo, Sui titoli di barone e di signore in Sicilia, Palermo 1904, p. 87 segg.; F. M. Mirabella, Sebastiano Bagolino, in Archivio storico siciliano, n. s., XXXIII (1909), p. 105 segg.; R. Archivio di stato di Napoli, Registri Angioini, nn. CXIX, pp. 225, 270; CIV, p. 166 (documenti inediti); F. M. Mirabella, Memorie biografiche alcamesi, Alcamo 1924.

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