ALBANY

Enciclopedia Italiana (1929)

ALBANY [pron. òl-] (A. T., 132-133)

Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Piero LANDINI

Capitale dello stato di New York (Stati Uniti) e capoluogo della contea di Albany, a 42°39′ lat. N. e a 75°45′ long. O., è situata sulla sponda destra del Hudson (attraversato in città da tre ponti) e si estende su amene colline. Fondata nel 1614 dagli Olandesi, ebbe dagl'Inglesi il nome odierno, nel 1664: dal 1797 la città è capitale dello stato. Dista 235 km. da New York e 320 da Boston.

La temperatura media annuale del centro è di + 8°,9, quella dell'inverno di -3°,9, dell'estate di 21°,7; il mese più freddo è il gennaio, il più caldo il luglio con una escursione di 27°,8. La pioggia cade con una quantità media annuale di 925 mm., distribuita in ogni mese dell'anno: i mesi più piovosi sono il giugno, il luglio, l'agosto, che segna il massimo con 100 mm. di media. Nel 1790 la città contava 3498 ab.; nel 1800, 5349; nel 1810, 10.762; nel 1820, 12.630; nel 1830, 24.209; nel 1840, 33.721; nel 1850, 50.763; nel 1860, 62.367; nel 1870, 69.422; nel 1880, 90.758; nel 1890, 94,923; nel 1900, 94.151; nel 1910, 100.253; nel 1920, 113.344; nel 1925, 117.820 (cifra presuntiva per il 1927, 119.500). Gli aumenti percentuali più sensibili si sono verificati nella prima metà del sec. XIX, specialmente dal 1800 al 1850.

Nel 1920 la composizione etnica della città era la seguente: 112.036 Bianchi, pari al 98,8%, 1239 Negri, pari all'1,1%, 69 tra Indiani, Cinesi, Giapponesi, pari al 0, 1%. Quanto al sesso, 54.674 maschi e 38.670 femmine (i primi stanno alle seconde nel rapporto di 93,2 a 100).

La città ha una ragguardevole attività industriale: il censimento del 1919 dava 382 stabilimenti con 11,216 salariati, che lavoravano nelle industrie tessile, meccanica, editoriale, nella costruzione di materiale rotabile, nella manipolazione dei tabacchi, ecc. Nel 1920 il totale delle persone occupate nei varî rami di attività assommava a 52.322, di cui 17.429 nell'industria, 7389 nei trasporti, 7468 nel commercio. Maggiore importanza ha la città dal punto di vista del traffico. Innanzi tutto è termine della grande arteria ferroviaria Boston-Albany, ed è punto d'incrocio delle principali linee delle ferrovie West Shore, New York Central, Hudson River, Delaware e Hudson; quindi viene a trovarsi in posizione eccellente, rispetto al traffico che da Boston e New York si spinge negli stati occidentali e soprattutto nella zona dei Grandi Laghi. La sua importanza economica è poi collegata con il fatto che ad Albany fa capo, da una parte la navigazione d'alto mare risalente il fiume Hudson, dall'altro il sistema di canali del fiume Mohawk. Il canale Erie, che la collega con il lago omonimo, è una delle opere più gigantesche del secolo passato: costruito fra il 1817 e il 1825, è lungo oltre 380 km., e serve essenzialmente per il trasporto del grano. Albany è così centro di distribuzione dei prodotti agricoli delle vallate del Mohawk, del Susquehanna e del Delaware, e per le industrie forestali della regione dei monti Adirondack.

Il nucleo di maggior traffico è offerto dalla Broadway (presso la quale s'innalzano le due stazioni), che si snoda parallelamente al corso del fiume. Le altre vie più importanti sono le North e South Pearl Streets e la State Street.

Tutta la città offre un aspetto molto simpatico ed elegante: vastissimi i parchi e le zone alberate, che occupano una superficie complessiva di oltre 1,5 kmq.; il più vasto è il Washington Park, con 34 ettari di estensione; inoltre il Beaver Park, nella sezione meridionale del centro, il Dudley Park, vicino allo sbocco del canale Erie nel fiume Hudson. Si conserva qualche resto dell'antica architettura olandese, come le case van Rensselaer (v. sotto) e Schuyler; e quella in cui nel 1778 l'ufficiale medico inglese Stackpole compose la canzone satirica Yankee Doodle, divenuta poi largamente popolare fra gli Americani, Nei mesi estivi Albany è meta di frequenti escursioni da New York, lungo il fiume.

Albany è inoltre notevole centro di studî: possiede le facoltà di legge e di medicina della Union University, con 202 docenti e 1600 alunni, una scuola normale di stato, una famosa Academy (collegio e scuola media maschile), e una magnifica biblioteca statale di 500.000 volumi, distrutta dal fuoco il 29 marzo 1911 e oggi rimessa in efficienza.

Storia. - Le origini di Albany risalgono al principio del Seicento e si riconnettono alla colonizzazione olandese, quando in riva al fiume sorgeva, nel 1623, Fort Orange o Aurania e vi s'installavano diciotto famiglie vallone mandate dalla compagnia olandese delle Indie occidentali. Ma la località era stata visitata già nel 1524 dal navigatore italiano Giovanni da Verrazzano (v.), e dal 1540 in poi era diventata - sia pure ad intervalli di tempo - un punto di appoggio commerciale e strategico dei Francesi nella loro penetrazione in quel continente. Costrette tre anni dopo - nel 1626 - quelle prime famiglie olandesi a sgomberare in seguito alle ostilità con le tribù del luogo e a scendere nell'isola di Manhattan, alla foce del fiume, lo stabilimento veniva a ricostituirsi definitivamente nel 1630 col nome di colonia di Rensselaerswyck, come grande possesso fondiario dato a colonizzare allo stesso proprietario o patrono, come era detto, di Kiliaen van Rensselaer. Nel 1652, tuttavia, lo stabilimento, in seguito a gravi attriti fra gli agenti del patrono della colonia e gli ufficiali della compagnia coloniale olandese sovrana del territorio, veniva dal governatore generale Stuyvesant dichiarato indipendente da Rensselaerswyck e annesso a Fort Orange; finché, passati i Nuovi Paesi Bassi all'Inghilterra nel 1664, il villaggio, chiamato originariamente Fuyck, cioè "nassa"), dalle linee convergenti delle sue strade, e che poi si chiamò Beverwyck, cambiava il suo nome in quello definitivo di Albany, in onore del duca di York e di Albany, il futuro re Giacomo II Stuart. Nonostante il mutamento di dominio, il centro urbano di Albany, che nel 1686 riceveva dal governatore la carta d'incorporazione che lo erigeva in città col suo consiglio municipale elettivo e il suo mayor di nomina governatoriale, continuava ad esser abitato principalmente da Olandesi; ma non tardava ad aumentare in esso anche l'elemento inglese, com'è attestato dall'erezione nel 1714 di una chiesa inglese. Del resto, la posizione stessa di Albany, città di frontiera aperta agli attacchi indiani e avamposto coloniale inglese di fronte alla concorrente espansione francese, che dai Grandi Laghi si era estesa sino al golfo del Messico, determinava, con lo sviluppo di tale elemento, l'importanza crescente della città durante le guerre coloniali, in ispecie tra Francesi e Inglesi, pel dominio dell'America del Nord; cosicché non è da meravigliarsi che proprio in essa, e per suggerimento dello stesso governo inglese, allo scoppiare dell'ultima guerra anglo-francese, si tenesse il primo congresso coloniale (Albany Convention "conferenza di Albany") col programma di "confermare e stabilire l'antica amicizia delle Cinque Nazioni" e di studiare un piano di unione permanente fra le colonie (1754). E la conferenza di Albany, infatti, cui partecipavano i rappresentanti di sette delle tredici colonie inglesi del Nord-America (Massachusetts, Connecticut, New Hampshire, Rhode Island, Pennsylvania, Maryland, New York), dopo aver cercato i modi migliori per trascinare le bellicose tribù indiane delle Cinque Nazioni nella lotta contro i Francesi, approvava nella stessa estate del 1754 un piano di unione intercoloniale proposto da Beniamino Franklin. Tale piano, che contemplava un presidente generale di nomina della corona e un gran consiglio di rappresentanti eletti ogni tre anni dai consigli legislativi delle colonie, veniva respinto da ogni parte - dalla corte e dai governatori regi, perché conferiva troppi poteri alle colonie; dalle colonie, perché dava troppo potere al re - ma non cessava per questo dal rappresentare il primo anelito delle colonie verso l'indipendenza e dall'incidere a lettere d'oro il nome di Albany nel libro della libertà americana. La guerra d'indipendenza, scoppiata un ventennio dopo all'incirca, aumentava la fama e le benemerenze della città. Contro essa in particolar modo - come chiave della situazione nel N. del paese - veniva diretta la campagna del Burgoyne nel 1777; ma la città era conservata agl'insorti dalla battaglia di Saratoga, seguita dalla capitolazione degl'Inglesi. Nei venti anni successivi, Albany aveva di tratto in tratto l'onore di ospitare il governo dello stato di New York; finché nel 1797 ne diventava la capitale definitiva. Nel 1871 cominciò a costruirsi il suo Campidoglio col granito del Maine e in istile del Rinascimento, costato 24 milioni di dollari, uno dei più superbi e significativi monumenti architettonici del Nuovo Mondo. Nel trentennio fra il 1820 e il 1850, la cittadina di Albany, col suo gruppo di politici cospicui del partito democratico stretto intorno al famoso giornale Argus (fondato nel 1813, quarantadue anni dopo la Gazette, che era stato uno dei primi giornali della futura repubblica) conosciuto popolarmente col nome di "Reggenza di Albany", ebbe in mano le sorti politiche dello stato di New York, ed esercitò un'influenza notevole sulla politica dell'intera Unione. Da uno dei componenti del gruppo, il Marcy, veniva per la prima volta (nel 1833) formulato quel principio che doveva poi tradursi in pratica di governo del paese intero: "le spoglie al vincitore". Negli anni seguenti Albany vedeva crescere la sua importanza economica e, con questa, la popolazione.

Bibl.: D. E. Keyhoe, Seeing America with Lindbergh, in The National Geographic Magazine, gennaio 1928; C. Reynolds, Albany's Chronicles, Albany-Lyon 1906.

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