BATES, Alan

Enciclopedia del Cinema (2003)

Bates, Alan (propr. Alan Arthur)

Sebastiano Lucci

Attore cinematografico inglese, nato ad Allestree (Derbyshire) il 17 febbraio 1934. Dopo essersi affermato in ruoli di giovane ribelle, nel corso di una lunga carriera si è confermato attore in grado di passare con facilità dal registro realistico a quello romantico, alternando la propria attività tra cinema, teatro e televisione. Grazie alle doti di recitazione, sostenute da una figura atletica, da occhi espressivi e da una voce profonda, B. ha sempre offerto interpretazioni di grande sensibilità, lontane da stereotipi. Pur se i genitori, appassionati di musica, volevano avviarlo alla carriera di pianista, giovanissimo decise di fare l'attore. Studiò quindi all'Herbert Strut Grammar School a Belper (Derbyshire) e poi alla Royal Academy of Dramatic Art a Londra, dove ebbe modo di approfondire la conoscenza dei classici del teatro. Ultimato il servizio militare presso la Royal Air Force, nel 1955 debuttò con la Midland Theatre Company, per unirsi successivamente alla English Stage Company di Londra, specializzata nella rappresentazione di autori classici e contemporanei. Vicino al gruppo degli Angry Young Men (che riuniva scrittori come Harold Pinter, Peter Shaffer e John Osborne), nel maggio 1956 contribuì al successo della prima rappresentazione del dramma teatrale di Osborne Look back in anger, con la regia di Tony Richardson, opera simbolo di tutta una generazione di 'giovani arrabbiati'. Conquistati ampi apprezzamenti sia in Inghilterra sia negli Stati Uniti, esordì nel cinema, in un piccolo ruolo, in The entertainer (1960; Gli sfasati) di Richardson, accanto a Laurence Olivier e Joan Plowright. Negli anni successivi B. continuò a lavorare in teatro e nel cinema con la nuova generazione di registi inglesi, oltre allo stesso Richardson, Bryan Forbes, Clive Donner e John Schlesinger, interpretando personaggi polivalenti e complessi e caratterizzandoli per umanità e spessore: da Whistle down the wind (1961) di Forbes, in cui ottenne il suo primo ruolo da protagonista, a A kind of loving (1962; Una maniera d'amare) diretto da Schlesinger; da Alexis Zorbas noto come Zorba the Greek (1964; Zorba il greco) di Michael Cacoyannis, nella parte dell'intellettuale alla ricerca della propria ispirazione, a Georgy girl (1966; Georgy, svegliati) di Silvio Narizzano. Nel 1964 in The caretaker (noto anche come The guest) di Donner, scritto da Pinter, portò sullo schermo lo stesso personaggio con cui aveva ottenuto grande successo sul palcoscenico nel 1960. Negli anni seguenti confermò la sua notevole sensibilità interpretativa nel ruolo del semplice ma onesto giovane protagonista di Far from the madding crowd (1967; Via dalla pazza folla) di Schlesinger; ottenne quindi una nomination all'Oscar nel 1969 per The fixer (1968; L'uomo di Kiev) di John Frankenheimer, in cui interpreta un ebreo, vittima del pregiudizio razzista, ingiustamente accusato di omicidio. All'inizio degli anni Settanta, con Women in love (1969; Donne in amore) di Ken Russell e The go-between (1971; Messaggero d'amore) di Joseph Losey, B. ha arricchito la sua galleria di personaggi coinvolti nelle ragnatele dell'amore e nei giochi di una complicata educazione sentimentale, mentre con An unmarried woman (1978; Una donna tutta sola) di Paul Mazursky ha ottenuto una nuova popolarità internazionale nel ruolo del pittore innamorato della protagonista (Jill Clayburgh). Nel corso degli anni Ottanta ha lavorato assiduamente in televisione per poi tornare negli anni Novanta al cinema, con scelte molto personali, da Hamlet (1990; Amleto) di Franco Zeffirelli, nel ruolo di Claudio, a progetti sfortunati come Shuttlecock (1991) di Andrew Paddington, a opere autoriali come Silent tongue (1993) di Sam Shepard sino al corrosivo Gosford park (2001) di Robert Altman.

Bibliografia

P. Cowie, The face of '63. Great Britain, in "Films and filming", 1963, 5.

CATEGORIE
TAG

John frankenheimer

Michael cacoyannis

Franco zeffirelli

Laurence olivier

John schlesinger