Aksum

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Cittadina dell’Etiopia settentrionale, nel Tigrè, 17 km a O di Adua, sull’orlo estremo di una vasta pianura. Principale centro dell’Etiopia cristiana.

Capitale dell’omonimo regno che, tra i più antichi dell’Africa subsahariana, fiorì tra il 4° sec. a.C. e il 9° d.C e fu distrutto nel 16° secolo. Nel 1906 i suoi resti monumentali furono per la prima volta studiati scientificamente da una missione tedesca, mentre i primi scavi furono compiuti nel 1939-41 dagli Italiani. Si conservano le sostruzioni dei palazzi, grandiose costruzioni, talune poi trasformate in chiese (Enda Micael, Enda Sem’on e Ta’aka Maryam), con architettura a ‘testa di scimmia’, e, presso la città, i resti di due chiese disposte parallelamente, di tipo basilicale con cripte sepolcrali. Monumenti caratteristici di A. sono le stele monolitiche, una delle quali, alta circa m 24, fu trasportata a Roma nel 1937 e restituita nel 2005, e i 24 troni di pietra, in parte di uso votivo. Si conservano inoltre sculture a bassorilievo, miniature, testi sacri e utensili liturgici (S. Maria di Sion, tesoro della cattedrale).

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