Agricoltura sociale

NEOLOGISMI (2018)

agricoltura sociale


loc. s.le f. Coltivazione della terra finalizzata al raggiungimento di obiettivi di natura sociale; che offre opportunità terapeutiche, riabilitative, di integrazione lavorativa e di inclusione sociale.

• In programma una festa dell’agricoltura sociale, rassegne enogastronomiche, la fiera della bioinfanzia. E, naturalmente, la Festa nazionale dell’altra economia. (Ella Baffoni, Unità, 2 dicembre 2012, p. 26, Culture) • La campagna guarisce. È questa la nuova frontiera per il reinserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati come detenuti, ex detenuti, pazienti in trattamento psichiatrico oppure affetti da disabilità psico-motorie. L’hanno chiamata «agricoltura sociale» e i risultati finora ottenuti fanno ritenere che è una carta tutta da giocare anche sul piano occupazionale. (Giorgio Petta, Sicilia, 22 febbraio 2014, p. 8, I Fatti) • «Uno che è malato psichiatrico e va nella terra diventa sano…». Le parole di una contadina della cooperativa Le Agricole significano che, alle volte, per parlare di bilanci e contratti si deve partire da lontano. In realtà, l’agricoltura sociale è un settore nascente molto meno naïf di quel che si pensi. (Paolo Viana, Avvenire, 21 agosto 2016, p. 22, Economia & lavoro).

- Composto dal s. f. agricoltura e dall’agg. sociale.

- Già attestato nella Stampa del 16 gennaio 1990, Vercelli e Vercellese, p. 2 (Walter Nasi).

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