Aglio

Enciclopedia Dantesca (1970)

aglio

Freya Anceschi

. La locuzione figurata ‛ non pregiare un a. ', cioè " non tenere in nessun conto ", " non attribuire alcun valore ", che compare nel Fiore CLXXX 14 Quel che non costa, l'uon non pregia un aglio, è forse la prima documentazione della parola. Negli scritti dei contemporanei di D. si hanno altri esempi dell'uso figurato del nome della pianta: in Marino Ceccoli Sì aìte Dio Amor 2, si trova " cosa che non monta un aglio ", non vale nulla, ha poca importanza; nei Cantari di Febus-el-Forte XLI 2 " pegiorato ella non era un aglio ", il suo stato di salute era rimasto stazionario; in Pucci Centiloquio LXXX 54 " non valse un mazzo d'aglio ", e " non gli avea a capitale un aglio " (LXXXIX 94). Nel significato proprio, la parola è attestata in Passavanti Specchio (Firenze 1725, p. 228).