aeronautica Complesso di attività, scienze e tecniche relative alla navigazione aerea in generale. Il termine compare la prima volta, come aggettivo latino (ars aeronautica), nel 1695, in un’opera dell’erudito tedesco G. Pasch, ma si diffuse solo verso la fine del 18°secolo. Come sostantivo è del principio del sec. 19°, riferito alla navigazione aerea con aerostati. In seguito cominciò a usarsi promiscuamente per indicare la navigazione con dirigibili e aerodine; il IV Congresso internazionale d’a. di
L’aspirazione dell’uomo al volo è attestata nelle favole e nei miti più antichi. Ma in concreto solo con Leonardo da Vinci il problema del volo divenne oggetto di studi e ricerche scientificamente e tecnicamente intesi, fondati sull’osservazione del volo degli uccelli; intorno all’anno 1500, Leonardo aveva disegnato un elicottero e un paracadute e aveva preparato circa 150 disegni di macchine volanti. Le prime realizzazioni pratiche videro la luce solo nel 18° sec. con il gesuita B.L. de Gusmão (1709) che sperimentò piccoli aerostati ad aria calda, e successivamente con i fratelli J.-M. e L.-É. Montgolfier che il 5 giugno 1783 innalzarono in pubblico il primo grande aerostato di 30 m di circonferenza. Il 21 novembre 1783 F. Pilâtre de Rozier e F.-L. d’Arlandes de Salton effettuarono in mongolfiera il primo volo umano, restando in aria 25 minuti e percorrendo circa 10 km; 10 giorni dopo, J. Charles volava con un pallone gonfiato a idrogeno, per la durata di 2 ore su un percorso di una cinquantina di km, raggiungendo la quota di 3000 m. Si ebbero così due tipi diversi di palloni: le mongolfiere, ad aria calda e fuoco a bordo, e le charlières, a idrogeno. Un esperimento di fusione dei due sistemi, progettato e attuato da Pilâtre, provocò le prime due vittime dell’a. (Pilâtre e P. Romain, 16 giugno 1785) durante il tentativo di traversata della Manica. Il 7 gennaio 1785 J.P. Blanchard e J. Jeffrie traversarono per la prima volta
La prima idea di aeroplano va attribuita all’inglese G. Cayley, che nel 1804 realizzò un dispositivo con braccio rotante, con cui studiò la resistenza e la portanza di ali inclinate e nel 1849 mediante un grande aliante consentì a una persona di compiere un volo librato lungo il declivio di una collina. La sperimentazione su modelli portò alla definizione della configurazione tipica di un aeroplano: nel 1860 l’inglese F.H. Wenham aveva trovato che l’ala a profilo curvo era migliore di quella piatta, che un’ala stretta e lunga dava portanza superiore a quella di un’ala corta e larga, e che per evitare notevoli ingombri sarebbe stato opportuno sovrapporre parecchie ali; il francese A. Pénaud sistemò nei suoi modelli i piani di coda dietro le ali, ad angolo negativo, ottenendo buona stabilità laterale e longitudinale. Fra il 1891 e il 1896 O. Lilienthal effettuò oltre 2000 voli (lunghi al massimo 350 m) a mezzo di un aliante, in posizione eretta, fino a quando ebbe un incidente mortale con un aliante, quando aveva già pronto un apparecchio con motore a gas. A cavallo del 1900 furono realizzati diversi modelli di alianti con ali multipiano e vennero effettuati i primi tentativi di far volare aerei muniti di motori a combustione interna: da ricordare quelli degli statunitensi
Negli anni precedenti la prima guerra mondiale si tennero numerose competizioni aviatorie. All’inizio della guerra si erano raggiunti, come valori di primato, circa 200 km/h per la velocità, circa 6000 m per la quota e 1000 km per l’autonomia. Tornata la pace, ripresero le ricerche e gli studi sistematici insieme ai voli di primato: A. Ferrarin e G. Masiero nel 1920 effettuarono il percorso Roma-
Un enorme sviluppo dell’a. si ebbe durante la
Adattando dapprima velivoli da trasporto militare come il bimotore DC3 e il quadrimotore DC4 e adottando poi motori a turbina, l’a. civile divenne negli anni 1950 uno strumento fondamentale di comunicazione dell’era moderna. Il quadrigetto Comet della De Havilland, entrato in servizio di linea il 2 maggio 1952, subì tuttavia una serie di incidenti disastrosi dovuti al fenomeno della fatica meccanica causata dalle ripetute variazioni della pressione della fusoliera. Superata la conseguente crisi di fiducia, l’impiego del reattore civile si impose definitivamente con i quadrireattori Boeing B707 (di derivazione militare) e con il Douglas DC8. Il 22 gennaio 1970, entrò in servizio il quadrireattore B747 (denominato ‘
Il primo velivolo ad ala rotante a sollevarsi con un uomo a bordo fu realizzato da
Aeronautica Militare Italiana Terza forza armata italiana, fondata come Regia A. il 28 marzo 1923.
Le origini dell’aviazione militare italiana risalgono al Servizio Aeronautico, istituito nel 1885, divenuto Sezione Aerostatica del 30° reggimento del Genio nel 1886 e impiegato nella campagna di
Sul finire del 20° secolo il mutato quadro strategico ha imposto un processo di profonda riforma strutturale, per il quale l’A. è passata dalla tradizionale organizzazione territoriale basata sulle regioni aeree e ottimizzata per la difesa dello spazio aereo nazionale e la conduzione di operazioni offensive a breve distanza, a una struttura in grado di proiettare anche a notevole distanza il proprio potenzia;le. Le forze operative sono divise in briga;te aeree specializzate, a loro volta costituite da stormi e gruppi.