Acromegalia

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

acromegalia

Valeria Guglielmi

Sindrome caratterizzata da eccessiva secrezione dell’ormone della crescita (GH, Growth hormone), dovuta più frequentemente a un adenoma ipofisario delle cellule somatotrope. In rari casi l’ipersecrezione di GH deriva da un’eccessiva stimolazione delle cellule somatotrope mediata dal GHRH (Growth hormone releasing hormone), prodotto in eccesso in sede ipotalamica (amartomi) o ectopica (GHRH-omi del pancreas, carcinoidi, carcinomi polmonari a piccole cellule ecc.). Il termine acromegalia viene usato quando la patologia insorge in soggetti adulti, ossia al termine dell’accrescimento scheletrico; in età più giovane si definisce gigantismo. L’eccesso di ormone provoca importanti alterazioni somatiche e metaboliche, quali: allungamento e allargamento osseo e cartilagineo, evidente soprattutto a livello degli arti e del volto, cui seguono deformità estetiche e sintomi dolorosi; abnorme crescita dei tessuti molli con aumento di volume degli organi e compromissione degli apparati cardiocircolatorio, respiratorio e digerente. Sono spesso presenti anche alterazioni del metabolismo glicidico di varia gravità, da una ;ridotta tolleranza ai carboidrati fino al diabete mellito. La diagnosi viene effettuata sulla base di un accurato esame anamnestico e obiettivo, sul riscontro di livelli plasmatici elevati di GH e non sopprimibili con carico orale di glucosio. La terapia si avvale di tecniche ablative (intervento chirurgico o irradiazione) e di farmaci (bromocriptina, octreotide).

Diabete

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