Acqua

Dizionario di Medicina (2010)

acqua


Composto chimico di formula H2O, diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. È il costituente inorganico più abbondante negli organismi viventi: nell’uomo adulto è presente per il il 58÷67% del suo peso. All’a. spetta un ruolo essenziale per qualsiasi attività del sistema biologico. Infatti essa è il solvente di elezione di moltissimi composti inorganici e organici negli organismi viventi, permette la dissociazione degli elettroliti, può funzionare da liquido termostatico e ha capacità termoregolatrici. Per essere ingerita senza pericolo di patologie infettive, l’a. deve essere potabile, ossia deve rispondere a determinati requisiti di purezza, organolettici, chimici e fisici; deve comunque essere priva di germi patogeni, rispondere a valori di durezza non troppo elevati, essere priva di contaminanti chimici inorganici (metalli pesanti) o organici (solventi, coloranti, ecc.).

acqua

L’acqua nell’organismo umano

L’a. viene assunta per ingestione diretta o attraverso bevande e cibi solidi nei quali essa è contenuta ed è prodotta all’interno dell’organismo stesso da diverse reazioni metaboliche. Assorbita a livello del tratto superiore dell’intestino tenue, viene distribuita per via linfatica e sanguigna ai vari tessuti e cellule del corpo, andando a costituire i diversi fluidi corporei (liquido intracellulare, liquido interstiziale, plasma sanguigno). L’a. lascia l’organismo attraverso quattro vie principali: i reni, la cute, l’intestino e i polmoni, sotto forma di urina, sudore, lacrime e secrezioni intestinali. Insieme all’a. vengono eliminati anche sali minerali, urea e pigmenti biliari. La percentuale di a. in un organismo può variare a seconda del peso e dell’età del soggetto considerato: in un individuo obeso è presente una percentuale d’a. inferiore alla media, in quanto il tessuto adiposo ne contiene pochissima; con l’invecchiamento i tessuti molli ne contengono progressivamente quantità minori. Anche il ricambio giornaliero dell’a. diminuisce con l’età, passando dal 15% nell’infanzia a circa il 6% nell’adulto normale.

Il bilancio idrico

La distribuzione dell’a. tra i vari fluidi e tessuti cellulari è, in condizioni normali, sensibilmente costante. L’assunzione dell’a. è governata, a livello del sistema nervoso centrale, dal centro della sete. Tra le diverse vie di deiezione un ruolo fondamentale è svolto dai reni, che hanno il compito di regolare il bilancio idrico mediante complessi meccanismi sottoposti a controllo ormonale. Un’elevata perdita di a., dovuta a soverchia sudorazione, vomito o diarrea, può provocare una diminuzione dell’a. corporea totale e quindi disidratazione, accompagnata da una perdita di elettroliti, con conseguenti patologie.

Uso estensivo del termine in medicina

In un contesto medico l’a. può avere il sign. generico di liquido, umore naturale o patologico dell’organismo: versamento d’a. nel peritoneo. ● In ostetricia, per acque si intende il liquido amniotico; così la perdita (o rottura) delle a., è l’emissione nel corso del parto del liquido amniotico, che ha luogo per la rottura degli involucri fetali (la cosiddetta borsa delle a.) e segna l’inizio del periodo espulsivo del parto, precedendo normalmente di poco l’espulsione del prodotto di concepimento. ● In farmaceutica, a. distillata, a. bidistillata: a. chimicamente pura, ossia priva dei sali minerali che comunemente sono disciolti in essa, ottenuta mediante la distillazione, semplice o ripetuta, di quella comune; nel caso che l’abbattimento dei sali minerali sia ottenuto facendo passare l’acqua attraverso filtri speciali (resine a scambio ionico), si preferisce parlare di a. deionizzata o demineralizzata; a. sterilizzata: acqua completamente priva di microrganismi, patogeni o no; prendono il nome di a. anche soluzioni acquose o alcoliche di essenze, estratti, composti o elementi chimici in solvente acquoso, la cui natura è determinata da un attributo o complemento: per es., a. di Javelle, a. di Labarraque, soluzioni acquose di ipoclorito rispettivamente di potassio e di sodio, già usate come disinfettanti e decoloranti; a. ossigenata: composto chimico, noto anche come perossido di idrogeno (H2O2), usato a basse concentrazioni (al 3%), in soluzione acquosa, come antisettico.

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