Aberrazióne

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

aberrazione


aberrazióne [Der. del lat. aberratio -onis "scostamento da una norma" e, estensiv., "difetto, errore", da aberrare "scostarsi", comp. di ab e errare "vagare"] [ELT] In un tubo a raggi catodici, la distorsione dell'immagine prodotta dal sistema delle lenti elettroniche e magnetiche. ◆ [ASF] A. annua, diurna, secolare di un astro (o della luce, sottinteso degli astri): v. oltre: A. astronomica. ◆ [OTT] A. assiale: ogni a. ottica geometrica (v. oltre) che riguardi punti oggetto sull'asse di un sistema ottico: per es., l'a. assiale di sfericità (v. oltre: A. di sfericità) e il cromatismo assiale; le a. assiali si contrappongono alle a. extraassiali, che riguardano punti oggetto fuori dell'asse (v. oltre: a. di sfericità), cioè, il cromatismo obliquo, la coma, la curvatura di campo, l'astigmatismo e la distorsione (→ le singole voci). ◆ [OTT] A. astigmatica: lo stesso che astigmatismo. ◆ [ASF] A. astronomica: apparente spostamento di un astro sulla volta celeste dovuto al movimento del telescopio d'osservazione rispetto alla traiettoria dei raggi luminosi; se v è la velocità di tale spostamento, in una direzione che fa un angolo ϑ con la direzione della sorgente, l'angolo di a. è α=v sinϑ/c, con c velocità della luce nel vuoto. Per un telescopio sulla Terra si distinguono tre componenti dell'a.: a. annua, a. diurna e a. secolare, dovute, rispettiv., alla rivoluzione annua attorno al Sole, alla rotazione diurna e al moto aperiodico d'insieme del Sistema Solare (v. catalogo fondamentale: I 522 f). Il valore massimo dell'a. annua è di 20.496'', che si dice costante di a.; il massimo dell'a. diurna è invece circa 0.3''. ◆ [OTT] A. cromatica: lo stesso che cromatismo. ◆ [BFS] A. cromosomica: qualunque modificazione nella struttura di uno o più cromosomi che coinvolga una frazione apprezzabile dei cromosomi stessi; di regola, il termine viene riservato per quelle alterazioni strutturali che sono tali da poter essere messe in evidenza al microscopio ottico, mentre per quelle alterazioni strutturali che coinvolgono solo localmente un numero ristretto di coppie di basi consecutive del DNA, cambiandone l'ordine o il numero, viene usato il termine di mutazione; sono, in partic., a. cromosomiche il raddoppio di un singolo cromosoma (aneuploidia) o dell'intero corredo cromosomico della cellula (poliploidia). ◆ [OTT] A. di onda: lo scostamento dei fronti d'onda della radiazione emergente da un sistema ottico, o anche da un mezzo trasmissivo generico, dalla forma (per es., sferica oppure piana) che essi avrebbero se non vi fossero a. e anche la misura di tale scostamento, per la quale v. ottica geometrica: IV 388 b. ◆ [OTT] A. di sfericità, o sferica, o planatismo: a. geometrica consistente nel fatto che, per una sorgente puntiforme monocromatica sull'asse di un sistema ottico, se l'apertura angolare del sistema rispetto alla sorgente non è sufficientemente piccola, i raggi emergenti non concorrono più in un punto, ma inviluppano una superficie, la caustica (catacaustica e diacaustica per sistemi, rispettiv., catottrici, cioè riflettenti, e diottrici, cioè rifrangenti), che è in ogni caso, per motivi di simmetria, una superficie di rotazione intorno all'asse ottico, distinguendosi l'a. sferica longitudinale (o assiale) e l'a. sferica trasversale (all'asse): v. sistemi ottici: V 311 a, b; per l'inquadramento teorico, v. ottica geometrica: IV 388 d. Un'a. simile a questa è la coma, nelle due varietà di coma sagittale e coma tangenziale, che però riguarda punti fuori dell'asse (→ coma). Per realizzare un sistema esente da questa a., cioè un sistema aplanatico, si profitta del fatto che le a. di sfericità di una lente divergente sono in senso opposto a quelle di una lente convergente, per cui è possibile correggere, mediante un'opportuna combinazione di una lente di un tipo con una lente dell'altro tipo, l'a. di sfericità per un dato punto dell'asse. Condizioni necessarie e sufficienti per conseguire tale risultato sono la condizione di Herschel per l'a. sferica assiale e la condizione di Abbe per l'a. sferica trasversale (v. sistemi ottici: V 311 c). Il punto per il quale conviene eliminare l'a. di sfericità varia da strumento a strumento: per es., negli obiettivi per telescopi rifrattori (cannocchiali) è il punto all'infinito dell'asse, mentre in quelli per microscopi è un punto molto vicino alla prima lente dell'obiettivo. Un aplanatismo parziale, cioè una diminuzione dell'a. sferica, si consegue in ogni caso con l'uso di un diaframma che escluda i raggi marginali, e la diminuzione riesce tanto più rilevante quanto più piccolo è il foro del diaframma, a scapito però della luminosità delle immagini. ◆ [EMG] A. di una lente elettronica: v. ottica delle particelle: IV 374 a. ◆ [OTT] A. di un sistema ottico: caratteristica di un sistema ottico che dà immagini che non sono geometricamente simili agli oggetti (il sistema, cioè, non è ortoscopico) oppure non sono nitide (il sistema non è stigmatico) oppure, infine, mutano d'aspetto al variare del colore della luce (sistema non acromatico o, meno usualmente, cromatico), e ciò a causa di caratteristiche geometrico-fisiche del sistema (forma geometrica delle superfici riflettenti e rifrangenti, indice di rifrazione dei mezzi), in quanto per le imperfezioni delle immagini dovute a cattiva lavorazione delle superfici (irregolarità di forma, striature, ecc.) o a disomogeneità dei materiali (inclusioni di materiali solidi estranei, di bollicine d'aria, ecc.) si parla di difetti e non di a. del sistema. Sono a. geometriche, cioè derivanti dalla forma delle superfici rifrangenti o riflettenti dei componenti del sistema, l'a. di sfericità, l'astigmatismo, la coma, la curvatura di campo, la distorsione; è invece di natura puramente fisica il cromatismo, in quanto legato alla dispersione che s'accompagna alla rifrazione o a eventuali fenomeni di riflessione selettiva. Per la descrizione delle varie a. si rinvia alle relative voci di questo vol. VII e, per una sintesi, a ottica geometrica: IV 387 d e sistemi ottici: V 311 a. ◆ [ASF] A. ellittica: v. catalogo fondamentale: I 523 a. ◆ [OTT] A. extraassiale: v. sopra: A. di sfericità. ◆ [OTT] A. geometriche: v. sopra: A. di un sistema ottico. ◆ [OTT] A. primarie di Seidel: v. ottica geometrica: IV 388 d. ◆ [RGR] A. relativistica: l'a. astronomica (v. sopra) ove si tenga conto delle correzioni relativistiche quando la velocità v non è molto minore di c: v. relatività ristretta: IV 811 d. ◆ [RGR] [OTT] A. relativistica d'onda: variazione della direzione di propagazione di un'onda elettromagnetica, causata dal moto del sistema di riferimento rispetto alla sorgente e sensibile solo per velocità non molto minori di quella della luce al cambiamento del sistema di riferimento. Se A è una sorgente che emette un raggio formante un angolo α con l'asse x di un riferimento S, in un sistema di riferimento S' che sia in moto rispetto al precedente, con velocità v diretta come l'asse x, la radiazione sarà osservata secondo la direzione che forma con x' l'angolo α'=arctan[(sinα)(1-β2)1/2/(cosα-β)], essendo β=v/c, con c velocità della luce nel vuoto. ◆ [OTT] A. sferica longitudinale: v. sopra: A. di sfericità. ◆ [OTT] A. sferica primaria: v. ottica geometrica: IV 388 d. ◆ [ASF] Costante di a.: v. catalogo fondamentale: I 523 a. ◆ [RGR] Formula dell'a.: v. relatività ristretta: IV 811 d. ◆ [OTT] Ordine dell'a.: nella teoria geometrica delle a., è il grado 2k del polinomio delle coordinate geometriche con cui può esprimersi un'a. geometrica; nel caso 2k=4 si hanno le a. primarie di Seidel (v. sopra).

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