Teṡorière

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tesoriere


teṡorière (ant. teṡaurière) s. m. [der. di tesoro; cfr. lat. tardo thesaurarius]. – 1. (f. -a) Depositario, custode, amministratore d’un tesoro, e per estens. della cassa, del denaro, spec. di un ente, di un istituto, di una comunità; con questo sign. generico (che ha anche il femm. tesoriera) ha oggi usi limitati (e talora connotazione scherz. o iron.): il t. del Principe, il t. di un’accademia, il t. di un partito politico; Sirisco, famigliar di Panfilo, voglio che di noi sia spenditore e tesoriere (Boccaccio). Nell’antica Grecia, il custode del tesoro di un santuario. Nelle chiese cattoliche, il sacerdote (per lo più un canonico) incaricato della custodia del tesoro, cioè delle reliquie e dei preziosi della chiesa. 2. (f. -a) Nell’amministrazione dello stato, funzionario preposto alla gestione della tesoreria centrale, all’immediata dipendenza del direttore generale del Tesoro. 3. Nel Sacro Romano Impero, titolo di una dignità palatina conferita, dopo la pace di Vestfalia, all’elettore del Palatinato, e passato nel 1777 all’elettore di Hannover.