Strétta

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stretta


strétta s. f. [der. di stretto1]. – 1. a. Il fatto di stringere, o di venire stretto, premendo fortemente: tagliai il fil di ferro con una s. di pinze; la volpe tentava di liberarsi dalla s. della tagliola; una s. più forte e l’avrebbe soffocato; lo allacciò in una s. affettuosa, in un abbraccio. In partic., una s. di mano, gesto di saluto, molto abituale, che si fa stringendo, con la propria, la mano destra dell’amico o del conoscente (o anche di altra persona) che si incontra o dal quale ci si accomiata: un’affettuosa, una cordiale, una calorosa s. di mano; è anche un gesto simbolico tradizionale, molto diffuso, con cui si conclude e testimonia un accordo tra parti o tra contraenti, il perfezionamento di un contratto verbale, e sim. b. Il fatto di rendere, o di diventare, meno ampio o largo, di stringere o di stringersi: dare una s. alla cintola; la s. è stata troppo forte e il nodo non vuole più sciogliersi. In fonetica, stretta (o, meno com., restringimento) del canale vocale, il suo restringersi per la pronuncia delle consonanti continue o costrittive, in contrapp. sia all’apertura (per le vocali) sia all’occlusione (per le consonanti momentanee o occlusive); in senso concreto, la fessura che ne risulta. c. Nel linguaggio politico-economico, s. creditizia (ingl. credit crunch), contrazione del tasso di espansione del credito, che può anche assumere valori negativi, nel qual caso la disponibilità complessiva di credito diminuisce. d. L’azione e l’operazione di avvicinare maggiormente l’una all’altra due parti di un oggetto: dare una s. alla morsa, una s. di vite; dare una s. di freni, anche fig., inasprire le misure disciplinari, dare o darsi una disciplina più rigida. e. Senso di costrizione e dolore acuto e improvviso: avere, sentire, provare una s. al cuore, allo stomaco, alla gola, com. soprattutto in senso fig., per indicare l’effetto di una profonda e improvvisa emozione: quando ho visto l’ambulanza davanti a casa, ho sentito una s. al cuore. 2. Il fatto di stringersi, di accalcarsi, di addossarsi l’uno all’altro: non vedevo l’ora di uscire da quella s.; preferisco camminare a piedi che sopportare la s. (o le strette) dell’affollamento dell’autobus nelle ore di punta; ha faticato molto per liberarsi dalla s. dei suoi fans. Con sign. particolare, ant., ammasso di materiale che blocca il passaggio: Or dì a fra Dolcin dunque che s’armi ... Sì di vivanda, che s. di neve Non rechi la vittoria al Noarese (Dante). 3. fig. Punto, momento culminante, critico, conclusivo: siamo alla s. dell’inverno; una s. della malattia lo portò alla tomba, una fase acuta, una crisi; più com., essere all’ultima s., alla s. finale, alla fase conclusiva, decisiva: ormai siamo alla s. finale e per domani è prevista la decisione; al plur., venire alle s., al momento risolutivo, a un punto in cui si è costretti a prendere una decisione: venuti alle s., firmarono una transazione. Con accezioni specifiche: a. In agraria, fenomeno che si verifica soprattutto nei cereali, in seguito a siccità, per cui si interrompe la maturazione dei semi, che risultano striminziti e di sviluppo limitato. b. Nella musica, passaggio, generalmente introdotto al termine di una composizione e soprattutto nei finali operistici, in cui il tempo è accelerato gradualmente o per sezioni, sino a raggiungere un punto culminante. 4. Passaggio angusto; in partic., parte di una vallata con fondovalle ridottissimo, determinata per lo più dalle condizioni litologiche (predominio di rocce più dure o più compatte di quelle che sono nelle parti a monte e a valle). Nel linguaggio poet., il termine è usato, al plur., per indicare il passo delle Termòpili, particolarmente angusto: le mortali strette Che difese il leon con poca gente (Petrarca); E voi sempre onorate e glorïose, O tessaliche s. (Leopardi). In usi region., stretta di ... compare in alcune località come toponimo di vicoli o viuzze anguste. 5. fig. Situazione molto grave e difficile: ci troviamo in una dolorosa stretta. Al plur., mettere (meno com. prendere) alle s., in una situazione difficile dalla quale non si può uscire o si esce solo facendo ciò che vuole chi ci ha costretto in essa: messo alle s., finì per dire la verità; essere alle s., nell’urgente necessità di prendere una decisione.