Guerra ibrida

Neologismi (2017)

guerra ibrida


loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. Quello del 2011 è stato il primo esperimento di “guerra ibrida” contro un paese dell’Unione Europea. Fino a quel momento, le guerre ibride (quelle cioè che si combattono senza strumenti militari ma il cui obiettivo rimane comunque la conquista di un paese), le avevamo viste in Medio Oriente (con le varie rivoluzioni arabe manovrate dalle centrali d’intelligence occidentale) e nell’area post-sovietica (con le rivoluzioni colorate). (Giampaolo Rossi, Giornale.it, 7 maggio 2016, Politica) Sta la Russia conducendo una guerra contro l’Occidente, benché con nuovi mezzi e tattiche? Dall’inizio del conflitto nell’Ucraina orientale e dalla presa russa della Crimea nel marzo 2014, nei circoli internazionali di sicurezza va di moda un’espressione: guerra ibrida. Questo concetto abbraccia una vasta gamma di attività intraprese dalla Russia e dai suoi affiliati e clienti per destabilizzare e indebolire un paese sovrano – l’Ucraina nella fattispecie. Non guerra convenzionale a tutti gli effetti, ma «parte di una strategia flessibile con obiettivi di lungo termine». L’ex comandante supremo alleato della Nato, generale Breedlove, l’ha definita una «nuova» forma di conflitto in cui la narrazione – e gli annessi strumenti di comunicazione – è ancor più decisiva dei mezzi militari […] (Guillaume Lasconjarias, Limesonline.com, 4 ottobre 2016) Ma l'attacco hacker sferrato contro la campagna elettorale potrebbe essere partito dagli Usa. Questa, almeno, è l'opinione di Ben Nimmo, un reputato ricercatore dell'Atlantic Council Digital Forensic Research, basato in Gran Bretagna, specializzato in guerra ibrida e sicurezza interna. (Repubblica.it, 6 maggio 2017, Esteri).

Dall’ingl. hybrid warfare o hybrid war.