Gallerìa

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galleria


gallerìa s. f. [dal fr. galerie, forse alterazione del lat. mediev. galilaea «portico di una chiesa»]. – 1. In senso generico, ambiente di forma allungata e di rilevanti dimensioni, destinato, oltre che a particolari funzioni, a servire di comunicazione fra ambienti contigui. In partic.: a. Nelle chiese, soprattutto in quelle preromaniche, bizantine e romaniche, loggiato più o meno stretto, che si svolge con una serie di archi all’interno, sopra le navate laterali, oppure all’esterno, sulla facciata, prolungandosi spesso sulle fiancate e intorno alle absidi. b. Nei grandi palazzi rinascimentali e barocchi, lunga sala, destinata in origine a collegare varie parti dell’edificio, divenuta poi uno degli ambienti più sontuosi di rappresentanza, e perciò sfarzosamente decorata di pitture, statue, ecc. c. Nei palazzi signorili, sala di rappresentanza, adibita a contenere le raccolte di opere d’arte. Di qui, il termine è passato a indicare un complesso di ambienti, di qualunque forma, destinati a raccogliere quadri, sculture e oggetti d’arte, e l’edificio stesso che li contiene (per es., la G. Spinola a Genova, la G. degli Uffizî a Firenze, la G. Barberini e la G. d’arte moderna a Roma, ecc.); con accezione più recente, sala di esposizione e vendita di opere d’arte, più propriam. detta g. d’arte. Per analogia, nome e titolo di pubblicazioni contenenti ritratti di personaggi celebri di una medesima epoca o professione: g. di ritratti; g. di uomini illustri. d. Vasto passaggio (spesso coperto con struttura a vetri) ricavato entro grandi palazzi o ottenuto mediante copertura di un tratto di strada pubblica, di solito fiancheggiato da negozî, caffè, ecc., e destinato a creare ampî centri di vita cittadina, separando il transito dei pedoni da quello dei veicoli: la G. di Milano; passeggiare in g., fare due passi in g., darsi appuntamento in galleria (e più spesso, con la maiuscola, in Galleria). e. Nelle stazioni ferroviarie, g. di testa, l’atrio interno dal quale si dipartono, perpendicolarmente al fronte dell’atrio stesso, i marciapiedi e le pensiline d’accesso ai treni. f. Nei teatri, denominazione delle categorie di posti, installati nelle parti più alte della sala, che negli esempî più antichi avevano l’aspetto di loggiato: prima, seconda galleria. 2. a. Nelle costruzioni stradali e ferroviarie, scavo a sezione costante, di solito opportunamente rivestito in muratura (detto anche traforo e, con voce ingl., tunnel), mediante il quale si assicura la continuità di una strada ordinaria o ferrata o di una via d’acqua attraverso una massa montagnosa, o sotto altro ostacolo che non sia possibile o conveniente superare; anche, passaggio sotterraneo artificiale che permette, nelle miniere, di accedere a determinati punti degli strati terrestri per estrarre minerali. b. estens. G. filtrante, opera muraria a forma di galleria, disposta per lo più in pianure alluvionali in corrispondenza di depressioni ove convergono filetti liquidi sotterranei, e il cui rivestimento è munito sui fianchi di feritoie, allo scopo di captare l’acqua da falde freatiche. c. Nelle fortificazioni militari, passaggio coperto destinato a varî scopi, e principalmente al tiro da posizione protetta; g. di mina, quella che mette in comunicazione l’esterno con una camera da mina. d. Piccolo scavo sotterraneo fatto da alcuni animali insettivori o roditori, come per es. le talpe. 3. G. aerodinamica (o del vento), impianto costituito da un condotto percorso da correnti d’aria (o di altro aeriforme) prodotte da apposite apparecchiature, destinato a determinare sperimentalmente l’azione dinamica esercitata da un aeriforme su un corpo in moto relativo rispetto ad esso, utilizzando modelli, in scala ridotta o in grandezza naturale, di aerei e di altri corpi: g. subsonica, transonica, supersonica, ipersonica, a seconda della velocità raggiungibile dalle correnti del fluido. 4. In marina: g. dell’elica, specie di corridoio stagno e accessibile, che si trova fra il locale dell’apparato motore e la poppa estrema, dove corre l’albero che trasmette il movimento della motrice all’elica propulsatrice; g. idrodinamica (anche tunnel idrodinamico o tubo di cavitazione), impianto costituito da un circuito tubolare stagno, chiuso, riempito d’acqua, concepito per lo studio sperimentale del funzionamento dell’elica isolata, cioè non accoppiata alla carena di una nave. 5. Particolare tipo di tappeto molto sviluppato in lunghezza, adatto per corridoi o altri ambienti allungati; con più preciso riferimento ai tappeti orientali, è il termine ital. che indica uno dei classici formati di tappeto, detto in persiano kenarè (v.) o kenareh. 6. In anatomia, g. di Corti, cavità dell’orecchio interno dei mammiferi, compresa fra i pilastri dell’organo di Corti. 7. Foresta a galleria, tipo di vegetazione arborea dei paesi a clima subarido, soprattutto nell’America Merid. e in Africa, caratterizzata da forme ad alto fusto che si sviluppano lungo le rive dei fiumi e i cui rami spesso si congiungono con quelli della riva opposta formando così una galleria. TAV.

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