Aberrazióne

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aberrazione


aberrazióne s. f. [dal lat. aberratio -onis]. – 1. In generale, l’aberrare, il deviare da una norma o da un principio, da una legge morale o fisica, da un comportamento che si considera normale: un’a. dai proprî principî; a. mentale o della mente; a. sessuale; un’improvvisa a. dello spirito; accusare di a. ideologica, muovere a una persona o a un gruppo l’accusa di avere deviato dall’ideologia ortodossa o dominante (in un paese o in un partito a ordinamento assoluto). Anche, traviamento: certe mode denunciano una vera a. del gusto. 2. In astronomia, a. della luce, fenomeno per cui, a causa dei moti della Terra, un astro appare sulla volta celeste in una posizione leggermente diversa da quella reale; quella dovuta al moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole è detta a. annua. 3. In fisica, a. ottiche, fenomeni che si producono quando in un sistema ottico le immagini che esso dà non sono geometricamente simili agli oggetti, o non sono nitide, o variano d’aspetto al variare del colore della luce. Esempî di a. ottiche sono: l’a. cromatica, che si presenta in un sistema diottrico e consiste nel fatto che operando con luce policromatica si dànno tante immagini di una sorgente puntiforme quanti sono i colori di cui è formata la luce; l’a. sferica o di sfericità, che si verifica qualora l’apertura angolare del sistema rispetto a una sorgente puntiforme monocromatica posta sul suo asse non è sufficientemente piccola, così che i raggi emergenti non concorrono in un punto ma inviluppano una superficie. L’a. sferica fa parte (insieme con la coma, l’astigmatismo e la distorsione) delle cosiddette a. geometriche dipendenti dalla forma delle superfici rifrangenti o riflettenti e dalla posizione, rispetto ad esse, degli oggetti. Talora il termine a. viene riferito, anziché al sistema, alle immagini che esso dà. 4. In cinematografia, particolare effetto stroboscopico per cui, sullo schermo, le immagini di oggetti in rotazione, per es. di ruote di veicoli in movimento, appaiono talvolta ruotare in senso giusto, talvolta in senso opposto, e talvolta paiono addirittura immobili. 5. In diritto penale, deviazione, per errore, del fatto commesso dal fatto voluto, come quando, per es., si cagiona offesa a persona diversa da quella a cui era diretta, o si ferisce una persona quando si vuol danneggiare una cosa. 6. In genetica, a. cromosomica, qualsiasi modificazione, spontanea o indotta da agenti mutageni chimici o fisici, della struttura cromosomica (deficienze, duplicazioni, inversioni, traslocazioni), quando sia rilevabile con l’ausilio del microscopio ottico (per le altre si parla di mutazione cromosomica).

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