SZYMBORSKA, Wisława

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

SZYMBORSKA, Wisława (App. IV, iii, p. 572)

Marcello Piacentini

Poetessa polacca. Nel 1996 le è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua pur limitata produzione poetica si sviluppa da oltre un quarantennio con sorprendente originalità formale e concettuale. Lo humour, l'arguzia, il tono leggero stemperano i dilemmi amari scaturiti dalle domande esistenziali che nascono dalle situazioni della vita quotidiana. Sensibile al destino dell'individuo nella civiltà di massa, S. guarda la realtà da una distanza intellettuale densa di benevola ironia, che impedisce alla sua poesia di cadere nel patetico. Il suo linguaggio e la sua tecnica poetica, pur influenzati dalla poesia della neoavanguardia polacca, trovano un'espressione moderata, non ostentata, armonica nel dipanarsi di una lirica dai modi colloquiali, frutto di un discreto intreccio di figure stilistico-retoriche e di ampliamenti del campo semantico delle parole. Operando su tutte le componenti della lingua S. riesce a conferire al verso una mirabile eleganza, privilegiando, tra i procedimenti retorici, la ripetizione e il parallelismo che si risolvono nel paradosso, nell'arguzia, nel gioco di parole, nell'aforisma.

Nelle due ultime raccolte di versi, Ludzie na moście (1986; trad. it. Gente sul ponte, 1996) e Koniec i początek (1993; trad. it. Fine e inizio, 1998), sembra prevalere l'accento elegiaco, che a tratti prende i toni di confessione lirica. In particolare nella raccolta Fine e inizio si attenua l'ironia caratteristica delle poesie precedenti e si approfondisce la riflessione sul senso dell'esistenza umana. Il tema della morte, non nuovo nella poesia di S., ma in precedenza trattato con la consueta, divertita razionalità intellettuale (Sulla morte senza esagerare, in Gente sul ponte), in Fine e inizio si tinge di malinconia punteggiata da dubbi e interrogativi (Calcolo elegiaco), ora con un sentimento di impotenza di fronte al vuoto creato dall'assenza (Il gatto nella casa vuota), ora in pacata accettazione dell'ordine naturale (Addio a una vista).

Bibl.: Wokół Szymborskiej (Intorno alla Szymborska), in Poznańskie Studia Polonistyczne (Studi polonistici di Poznán), Poznań 1995; A. Legeżyńska, Wisława Szymborska, Poznań 1996; P. Marchesani, Postfazione a W. Szymborska, Vista con granello di sabbia. Poesie, 1957-1993, Milano 1998.

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