WISCONSIN

Enciclopedia Italiana (1937)

WISCONSIN (A. T., 134-135)

Piero LANDINI
Henry FURST

Uno dei 48 stati dell'Unione nordamericana, del gruppo del centro NO., creato nel 1848, compreso tra 42° 30′ e 47° 3′ di lat. N. e 86° 49′ e 92° 54′ di long. O.; misura 145.205 kmq. e confina a oriente con il Lago Michigan, a nord con lo stato di Michigan e il Lago Superiore, a occidente con gli stati di Minnesota e Iowa, a mezzogiorno con quello di Illinois; i suoi limiti sono in gran parte naturali, offerti da sezioni dei bacini lacustri sopracitati e da corsi d'acqua (Mississippi, St Croix, Montreal, Menominee).

Morfologicamente, il Wisconsin è occupato in assoluta prevalenza da terre basse, toccandosi la massima altezza (m. 582) nel Rib Hill (contea di Marathon); geologicamente lo costituiscono rocce antiche cristalline e metamorfiche dello scudo canadese nella sezione settentrionale dello stato, altipiano ondulato (highlands), alto in media dai 500 ai 600 m., dominante il Lago Superiore (m. 183), nel quale i fiumi si gettano attraverso chiuse e rapide; scendendo verso il sud l'altezza diminuisce, la superficie d'erosione precambriana è ancora sepolta sotto le arenarie marine del Cambrico, interrotta da creste di quarziti emergenti bruscamente, o da rilievi individuati dall'erosione recente, come il Baraboo Ridge, attraverso il quale il fiume Wisconsin si è aperta la sua strada preglaciale. Al fenomeno glaciale si deve gran parte dell'attuale morfologia, fenomeno che ha potentemente interessato le sezioni settentrionale e orientale, ricchissime perciò di laghi (in tutto 2500, di cui il più vasto è il Winnebago, a m. 228, lungo 48 km. e largo 16), mentre la sezione di sud-ovest è rimasta fuori dell'espansione glaciale (driftless area), caratterizzata dal perfetto adattamento dell'idrografia e del rilievo. Chiude questi terreni antichi lungo le conche lacustri una fascia di terreni quaternarî.

Idrograficamente, il Wisconsin manda le sue acque parte al Mississippi (sezione di SO.), parte ai grandi laghi (S. Lorenzo) ed è caratteristico per il suo clima continentale (in media 6°,6 di temperatura annua), con inverni molto freddi (in gennaio −9° a Green Bay; −6°,2 a Milwaukee; −8°,7 a La Crosse; −8°,4 a Madison); estati calde (in luglio 21° a Green Bay e a Milwaukee; 22°, 7 a La Crosse, 22°,2 a Madison), con scarti enormi tra minimi e massimi assoluti; notevole la nevosità, con una media annua di 1225 mm. nella parte settentrionale dello stato, di 1000 in quella meridionale; le precipitazioni oscillano fra 700 e 850 mm. annui, con assoluta prevalenza del periodo estivo.

Lo stato si è andato popolando rapidamente dalla seconda metà del sec. XIX: 30.945 abitanti nel 1840; 305.391 nel 1850; 1.315.497 nel 1880; 2.069.042 nel 1900; 2.632.067 nel 1920; 2.936.000 nel 1930. In quell'anno il 99,1% era costituito da Bianchi, il 0,4% da Negri, il 0,5% da altri elementi di colore (soprattutto Indiani con 11.548 individui, viventi in numerose riserve). Su 100 Bianchi, 13,3 erano nati all'estero (386.213 individui), con assoluta prevalenza dei Tedeschi (128.269), Polacchi (42.359), Norvegesi (34.391), Cecoslovacchi (19.580); gl'Italiani erano 12.599. La popolazione offre densità molto scarse (in media 20,5 ab. per kmq.), ed è distribuita in 71 contee: 27 centri nel 1930 superavano i 10.000 ab., col massimo di Milwaukee (v.), che con i suoi 578.249 ab. concentrava quasi 1/5 della popolazione complessiva dello stato, seguita da Racine (67.542 ab.), Madison (la capitale, con 57.899 ab.), Kenosha (50.262 ab.). Benché a carattere fondamentalmente agrario-forestale, il Wisconsin presenta un continuo aumento della popolazione urbana (43% nel 1910; 53% nel 1930). Le caratteristiche economiche dello stato sono bene espresse dalle cifre relative alle varie occupazioni: nel 1930, su 100 abitanti di età superiore ai 10 anni, 3z,3 erano addetti all'industria e all'artigianato; 26,3 all'agricoltura, allo sfruttamento delle foreste e alla pesca; 18,6 al commercio e ai trasporti; 7,7 ai servizî domestici; 7, 1 agl'impieghi, ecc.

L'agricoltura è una delle basi economiche fondamentali: 170.000 farms nel 1900, 182.000 nel 1930, costituenti il 62% della superficie totale dello stato. Il clima e il suolo favoriscono un'ingente produzione di cereali (grano, avena, orzo), di patate, di tabacco, di frutta, di foraggi, che permettono l'intenso allevamento, soprattutto di bovini da latte, per cui l'industria dei latticinî ha assunto irnportanza straordinaria tanto da porre lo stato al primo posto nell'Unione: nel 1934, 507.000 cavalli, 1.450.000 suini, 3.230.000 bovini, di cui 2.900.000 bovini da latte, oltre 13 milioni di volatili da cortile. Accanto all'agricoltura e all'allevamento, le foreste (circa il 58% della superficie geografica), che le condizioni ambientali e climatiche dividono in varie fasce: a sud la foresta termofila (querce), interrotta da ampie zone prative e pascolive; a nord, in relazione col clima più freddo, la grande foresta laurenziana di betulle, di aceri, di faggi e, sui terreni sabbiosi e secchi, di magnifici pini bianchi e pini rossi (norvegesi): infine sulle terre alte più umide e più fredde ampie distese di conifere. Lo sfruttamento delle foreste è ancora oggi una delle riserve fondamentali dello stato (segherie, polpa e pasta di legno, carta, ecc.). Altra riserva economica è offerta dalla pesca di fiume e di lago, favorita dal ripopolamento artificiale ad opera dello stato.

Le condizioni geologiche spiegano la grande ricchezza mineraria dello stato, dai grandi depositi di argilla lungo il Lago Michigan ai materiali da costruzione, quali il granito, il cui sfruttamento si iniziò a Granite Heights nella Contea di Marathon, pietre calcaree (lo sfruttamento incominciò a Genesee nel 1848, a Wauwatosa presso Milwaukee nel 1855 e presso Bridgeport nel 1856); dallo zinco ai minerali di ferro: questi sono abbondantissimi nella sezione settentrionale dello stato (Gegebic e Menominee Ranges), completando la grande zona produttrice del Minnesota e del Michigan (Lago Superiore): gran parte della produzione (tonn. 1.200.000 in media nel periodo 1925-1930) viene esportata, via laghi, dai porti di Duluth-Superior, che detiene il primato mondiale, e di Ashland, mentre quella dei Monti Menominee viene inoltrata a Exanaba (nel vicino Michigan). Lo sfruttamento ebbe inizio nel 1854 nella contea di Dodge, nel 1877 in quella di Florence, nel 1884 in quelle di Iron e Ashland. Nelle miniere e nelle cave erano in media occupati, nel 1929, 2907 operai. Le industrie hanno importanza notevole con un impiego di mano d'opera di 137.525 unità nel 1899, di 263.949 nel 1919, di 264.745 nel 1929: in seguito si è avvertita una caduta generale per la crisi incombente. Emergono le industrie siderurgiche e meccaniche, quali le fonderie con 24.207 operai; la costruzione di autoveicoli (23.600), di macchine, turbine, trattori (12.519), di materiale ferroviario (8473), di macchine elettriche (7652); quelle connesse con l'allevamento (latticinî e calzaturificio con 10.755 operai), con lo sfruttamento dei boschi (lavorazione del legno con 14.489 operai; mobilificio con 8714; polpa di legno e carta con 12.000, ecc.); fiorenti anche le industrie tessili (maglieria con 11.118 addetti). Wisconsin ha anche grande importanza per i mezzi di comunicazione: le ferrovie, il cui primo tronco da Milwaukee a Waukesha fu aperto nel 1851, sono salite da 1448 km. nel 1860 a 11.500 km. nel 1932. Sviluppatissimo il mezzo automobilistico (670.797 autoveicoli nel 1933), accanto a vie d'acqua interne e alle numerose linee di navigazione lacustre, che fanno capo soprattutto a Milwaukee, Racine, Kenosha, Sheboygan, Green Bay sul Lago Michigan e a Superior ed Ashland sul Lago Superiore (esportazione di cereali, farine, prodotti forestali, minerarî; importazione soprattutto di carbone).

Storia. - Il territorio del Wisconsin fu esplorato da Jean Nicolet, inviato di Champlain, nel 1634, e restò francese de iure sino al 1760, e de facto, almeno in gran parte, sino alla cessione da parte degl'Inglesi agli Stati Uniti nel 1783, cessione che diventò effettiva soltanto nel 1816, quando si costruirono i forti di Green Bay (Fort Howard) e Prairie du Chien. Dal 1787 al 1800 il Wisconsin aveva fatto parte del vecchio Territorio del nord-ovest, nel 1800-05 del nuovo Territorio d'Indiana e successivamente del Michigan nel 1805-09, dell'Illinois nel 1809-18, e nuovamente del Michigan nel 1818-36. Nel 1836, quando il Michigan fu ammesso nell'Unione come stato, il Wisconsin divenne un Territorio comprendente l'Iowa, il Minnesota e parte dei due Dakota; due anni dopo tutto il territorio a ovest del Mississippi fu staccato per formare il Territorio di Idaho. Delle guerre indiane la più grave fu quella con Black Hawk (Falco Nero) nel 1832. Nel 1844 venne fondata a Ripon la "Falange", una colonia comunista. Anche oggi vi sono più comuni socialisti fiorenti nel Wisconsin che forse in qualsiasi altro stato dell'Unione. Il 29 maggio 1848 il Wisconsin fu ammesso nell'Unione come stato.

In seguito alla grande immigrazione tedesca di quell'anno, il voto tedesco è sempre stato decisivo in questo stato, dove il partito repubblicano, con poche eccezioni, è sempre prevalso sino all'elezione del 1936, con una tendenza detta "progressiva", o "half-breeds", in parte sostenuta dai democratici. Belmont e Burlington furono le prime capitali del Territorio; dal 1838 Madison. Il nome indiano era scritto Ouisconsin dai Francesi.

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