Gassman, Vittorio

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Attore e regista italiano (Struppa, Genova, 1922 - Roma 2000). Esordì nel 1943 nella compagnia di Alda Borrelli; fu primo attore con E. Merlini, L. Adani, E. Maltagliati, poi nella compagnia di P. Stoppa e R. Morelli; nel 1952 fondò e diresse con L. Squarzina il Teatro d'arte italiano; nel 1960-61 fondò e diresse la compagnia del Teatro popolare italiano. Tra le sue interpretazioni: I Persiani di Eschilo, Tieste di Seneca, Amleto, Romeo e Giulietta, Otello e Macbeth di W. Shakespeare, Antony e Kean di A. Dumas, Peer Gynt di H. Ibsen, Un tram chiamato desiderio di T. Williams, Oreste di V. Alfieri, Adelchi di A. Manzoni, Affabulazione di P. P. Pasolini, Ulisse e la balena bianca di V. Gassman (da H. Melville e altri). Nel cinema fu utilizzato dapprima come eroe negativo (Riso amaro, 1949; Anna, 1952) o come romantico cavaliere in film di costume; dopo una parentesi a Hollywood, passò con I soliti ignoti (1958) a ruoli comici e brillanti con risultati spesso assai felici (La grande guerra, 1959; Il sorpasso, 1962; L'armata Brancaleone, 1966). Attore tra i più richiesti, interpretò poi, anche in ruoli drammatici, numerosi film: L'udienza (1972); Profumo di donna (1974); C'eravamo tanto amati (1974); Il deserto dei tartari (1976); A wedding (1978); Caro papà (1979); La terrazza (1980); La famiglia (1987); Dimenticare Palermo (1990); I divertimenti della vita privata (1990); Tolgo il disturbo (1992); Sleepers (1996); La cena (1998). Fu inoltre protagonista di spettacoli televisivi (Il mattatore, 1959; Il gioco degli eroi, 1962-63) e regista cinematografico (L'alibi, 1969; Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto, 1972). Per i cento anni dalla nascita nel 2022 è stata allestita all'Auditorium Parco della musica di Roma e a Palazzo Ducale di Genova la mostra Vittorio Gassman - Il centenario per celebrare l'attore.

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