Virginia

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Stato federato degli USA (105.586 km2 con 7.882.590 ab. nel 2009), nel Sud-Est. Capitale Richmond. È costituita da regioni naturali molto diverse: nella sezione occidentale si estende il Blue Ridge del sistema appalachiano, che attraversa tutto lo Stato da SO a NE; più a O sono i Monti Allegheny, mentre a E del Blue Ridge si estende il Piedmont, regione di colline solcata dai fiumi (Potomac, Rappahannock, James) che scendono dagli Appalachi, separata dalla pianura costiera per la presenza di un orlo accentuato (Fall Line) che passa per Richmond, affacciata sull’Oceano Atlantico e interessata dagli ampi estuari fluviali. Il clima è nel complesso temperato caldo, con piovosità abbondante, prevalentemente estiva. L’agricoltura costituisce la base dell’economia dello Stato, con larga produzione di cereali, foraggi, tabacco, cotone, ortaggi e frutta (mele, nella sezione settentrionale). Intensamente praticati l’allevamento, la pesca (notevole l’ostricoltura) e lo sfruttamento del patrimonio boschivo. Tra le risorse minerarie ha particolare importanza il carbone, ricavato nella regione dell’altopiano a SO. Notevole è lo sfruttamento idroelettrico. Tra le industrie prevalgono quelle meccaniche, chimiche, del legno, alimentari e le manifatture di tabacco. Città importanti, oltre la capitale, sono: Virginia Beach, Norfolk, Newport News, Chesapeake, Hampton, Alexandria, Portsmouth, Roanoke.

La colonia fu fondata nel 1607 dal capitano C. Newport per conto della V. Company of London, cui l’anno precedente Giacomo I d’Inghilterra aveva concesso il territorio da esplorare. Nel 1612, con l’inizio della coltivazione del tabacco, la colonia prese a crescere economicamente e nel 1619 vi venne introdotta la schiavitù con l’invio di deportati dall’Africa, mentre i nativi americani furono definitivamente assoggettati nel 1644. Nel 1624, intanto, la V. era divenuta una colonia reale. Durante la guerra civile inglese la V. rimase fedele alla monarchia e soltanto nel 1652 il governatore W. Berkeley dovette abdicare in favore del puritano R. Bennett. Al ritorno di Carlo II, Berkeley fu riconfermato, ma la sua politica di appoggio ai grandi proprietari terrieri della V. orientale e il disinteresse dimostrato nel difendere le frontiere occidentali provocarono una rivolta, guidata da N. Bacon. Morto Bacon e rientrata la rivolta, Berkeley procedette a una dura repressione. Middle Plantation divenne capitale nel 1691; nel 1693 J. Blair fondò a Williamsburg la seconda università americana dopo Harvard, lo William and Mary College. La V., che nella seconda metà del 18° sec. conobbe una massiccia immigrazione di coloni, fu alla testa dell’opposizione alla politica coloniale britannica e degli eventi che portarono alla rivoluzione. Nel 1774 si riunì a Williamsburg una Convenzione, che l’anno dopo assunse di fatto il governo; il Bill of rights della V. (12 giugno 1776) fu la prima enunciazione delle libertà democratiche americane, cui seguì l’emanazione della nuova Costituzione in sostituzione dello statuto coloniale. Richmond, capitale dal 1779, fu presa dagli Inglesi nel 1781, ma la guerra di liberazione finì in V. con la resa inglese a Yorktown. Allo scoppio della guerra civile (1861), l’assemblea della V. votò per la secessione, ma i deputati delle zone occidentali ripudiarono il voto, dando vita alla V. Occidentale (➔ West Virginia). La V. aderì alla Confederazione, di cui fu capitale Richmond, divenendo teatro di tutte le principali battaglie della guerra. Nel 1869 la V. si dotò di una nuova Costituzione e l’anno seguente fu riammessa nell’Unione. La Costituzione ebbe la sua definitiva stesura nel 1902.

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