VALERIA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)

VALERIA (Galeria Valeria)

M. Floriani Squarciapino

Figlia di Diocleziano (v.), moglie di Galerio (v.), alla morte di questi (311) vaga per circa due anni con la madre, perseguitata da Licinio e Massimino Daza (v. tetrarchi), sinché è decapitata per loro ordine.

Le monete coniate dal 308 al 311 in zecche della Siria, della Tracia e dell'Egitto non solo variano nello stile dell'incisione, talora duro e incisivo, talaltra più morbido e plastico, ma anche nei tratti stessi del viso, ora presentato con fronte alta, naso lungo e dritto, mascella piuttosto pesante, ora con un volto stranamente rimpicciolito con piccolo naso e guance rotonde e morbide. Anche per l'acconciatura abbiamo tre varianti di quella con treccia riportata sulla fronte, e una con trecce avvolte attorno al capo. Il ritratto, pur manifestando quella accentuazione dei volumi che è caratteristica del tempo è, rispetto a quelli maschili coevi, ingentilito da una maggior morbidezza.

Bibl.: J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, 3, p. 205, tav. VIII, 5; J. Maurice, Numismatique Constantinienne, Parigi 1908-12, I, tav. VIII, 1-3, p. 80 s.; II, p. 465, t. XIII; K. Wessel, in Arch. Anz., 1946-47, pp. 67, 70, fig. III-IV.