TERRACINI, Umberto Elia

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1995)

TERRACINI, Umberto Elia

Giovanni Gay

(App. II, II, p. 980)

Uomo politico italiano, morto a Roma il 6 dicembre 1983. Senatore del Partito comunista italiano (1948-83), è stato presidente del gruppo parlamentare comunista al Senato dal 1958 al 1972. Con la pubblicazione del carteggio clandestino dal carcere, dal confino e dall'esilio (Sulla svolta. Carteggio clandestino dal carcere 1930-31-32, 1975, e Al bando dal partito. Carteggio clandestino dall'Isola e dall'esilio, 1976, a cura di A. Coletti) si chiarirono i termini del dissidio di T. con il PCI in due momenti cruciali della sua storia.

Dal carteggio risulta come già nel 1930 T. fosse stato contrario alla ''svolta'' del Partito comunista, che si fondava sulla convinzione del sopraggiungere della crisi definitiva del capitalismo, sulle accuse di fascismo mosse alla socialdemocrazia, sull'esclusione della necessità di un periodo intermedio fra la dittatura fascista e la dittatura del proletariato. Nel 1939, poi, nonostante il patto di non aggressione stipulato fra la Germania e l'Unione Sovietica, T. manifestò la sua convinzione che il nazismo fosse il nemico principale da battere, e che una vittoria della Francia e dell'Inghilterra avrebbe almeno consentito alla classe operaia di riorganizzarsi. Nella primavera del 1942 le sue posizioni vennero condannate e nel 1943 fu espulso dal partito, nel quale fu riammesso nel 1945 con un'operazione politica condotta dallo stesso P. Togliatti. T. continuò però a mantenere nel partito un atteggiamento indipendente, rifiutando in seguito esplicitamente la strategia del ''compromesso storico'' promossa da E. Berlinguer nel 1973, e motivando questo suo rifiuto sia con la necessità di mantenere intatta la distinzione di classe fra gli schieramenti (egli era infatti convinto che nel dopoguerra la Democrazia Cristiana fosse divenuta espressione del potere della grande borghesia capitalistica), sia con la necessità di fornire una rappresentanza politica a forze sociali antagoniste che avrebbero altrimenti scelto la via dell'illegalità.

Tra i suoi scritti, oltre al citato carteggio, ricordiamo Cinque no alla DC (1978); Come nacque la Costituzione (1978); Intervista sul comunismo difficile, a cura di A. Gismondi (1978).

Bibl.: Quando diventammo comunisti, a cura di M. Pendinelli, Milano 1981; Umberto Terracini nella storia contemporanea, Alessandria 1987.

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