Pàdoa Schiòppa, Tommaso

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Economista e banchiere italiano (Belluno 1940 - Roma 2010). Per la sua esperienza alla Banca d'Italia, P. ha vantato una conoscenza molto approfondita del funzionamento dei mercati internazionali e, quale presidente della CONSOB, ha contribuito notevolmente a sviluppare le potenzialità del mercato finanziario italiano, esercitando un controllo maggiore, in un ambiente più liberale, privo di vincoli burocratici. Sostenitore della moneta unica, è stato ministro dell'Economia durante il governo Prodi (2006-08).

Vita e attività

Dopo essersi laureato all'Università Bocconi di Milano nel 1966, ha conseguito il Master of Science al Massachusetts Institute of Technology nel 1970. Dopo una breve esperienza professionale presso imprese straniere, nel 1968 ha iniziato a lavorare presso la Banca d'Italia, dapprima presso la sede milanese dell'Istituto, quindi nel settore di Ricerca (1970-75), in seguito quale responsabile del dipartimento dei mercati monetari (1975-78) e vicedirettore generale (1984-97). Consulente economico del Tesoro (1978-79), ha ricoperto incarichi di rilievo in organismi internazionali nel periodo compreso fra la creazione del Sistema monetario europeo e la firma del Trattato di Maastricht. Ha partecipato alla fase progettuale dell'Unione economica e monetaria europea e a quelle successive di regolamentazione e controllo dei sistemi di pagamento delle banche centrali della Comunità. Presidente della commissione della Comunità Europea per gli affari economici e finanziari (1979-83), poi membro del gruppo di lavoro della Banca centrale sul sistema dei pagamenti comunitari (1991-95), è diventato presidente della commissione di Basilea per la vigilanza nel settore bancario (1993-97). Presidente della CONSOB (1997-98), dal 1998 al 2005 è stato membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea. La sua vocazione europeista lo ha portato a essere uno degli artefici più convinti della difficile transizione verso la moneta unica. Dopo la vittoria elettorale del centrosinistra dell'aprile 2006, è stato ministro dell'Economia (2006-08) del governo presieduto da R. Prodi. Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana, membro (dal 1979) del Gruppo dei Trenta, è stato presidente (2001-06) dell'International center for monetary and banking studies.

Opere

Fra i suoi numerosi saggi e articoli, si possono ricordare: Rapporto sull'economia giapponese (in collab. con G. Carducci, 1973); Money, economic policy and Europe (1985; trad. it. 1988); Efficiency, stability and equity: a strategy for the evolution of the economic system of the European community (in collab. con M. Emerson, 1987); La moneta e il sistema dei pagamenti (1992); L'Europa verso l'unione monetaria: dallo Sme al trattato di Maastricht (1992); The state and perspective of the Italian economy (1993); Il governo dell'economia (1997); Europa, forza gentile (2001); Regulating Finance (2004); L'Euro e la sua banca centrale (2004); Europa, una pazienza attiva (2006); La veduta corta. Conversazione con Beda Romano sul grande crollo della finanza (2009). Nel 2011 sono uscite postume le raccolte di scritti Regole e finanza. Contemperare libertà e rischi  e Due anni di governo dell'economia.

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