Slesia

Dizionario di Storia (2011)

Slesia


Regione storica dell’Europa centrale, compresa in gran parte nell’alto bacino dell’Oder e in misura minore in quello della Vistola. Cristianizzata poco prima del 1000, la S. fu per tutto il sec. 11° teatro di lotte fra tedeschi, polacchi e cechi. Il processo di germanizzazione ebbe inizio nel sec. 13°, nelle condizioni di frazionamento feudale della regione, i cui vari centri erano governati da principi originari della famiglia dei Piasti. Poiché i legami con la Polonia erano deboli, la S. oscillò a lungo fra il regno di Boemia e la Polonia, finché finì per riconoscere la sovranità boema. Devastata dalle guerre hussite, contesa fino al 1479 fra Mattia Corvino e Giorgio di Poděbrady e quindi Ladislao di Polonia, re di Boemia dal 1471, la S. rimase poi a Ladislao grazie all’unione personale ungaro-boema. La Riforma vi trovò ampia diffusione; devastata dagli eserciti durante la guerra dei Trent’anni, con il Trattato di Aquisgrana (1748), che concluse la guerra di Successione austriaca, la S. passò alla Prussia (a eccezione di Troppau e Teschen, che costituirono la S. austriaca). L’impero asburgico tentò di riconquistarla con la guerra dei Sette anni (1757-63), ma Federico II la difese strenuamente con successo e da allora la S. divenne con la Ruhr il maggiore centro minerario della Germania. Alla fine della Prima guerra mondiale, il trattato di pace con l’Austria assegnò la S. austriaca al neocostituito Stato cecoslovacco; ma nel 1920 la zona di Teschen, abitata in maggioranza da polacchi, fu divisa dalle potenze vincitrici tra la Cecoslovacchia e la Polonia. Quanto all’Alta S., che apparteneva alla Germania, il Trattato di Versailles impose la cessione di alcune sue parti alla Cecoslovacchia e alla Polonia, prevedendo che il futuro del restante territorio fosse deciso attraverso un plebiscito. La consultazione popolare (1921) risultò favorevole alla Germania, ma gruppi di polacchi, con il sostegno del governo di Varsavia, insorsero occupando i distretti della regione in cui la maggioranza si era espressa in favore della Polonia. Quindi le grandi potenze demandarono la questione alla Società delle nazioni, che assegnò alla Polonia un terzo del territorio dell’Alta S., compresa una parte dell’importante nucleo industriale. Dopo la Seconda guerra mondiale la S. austriaca rimase alla Cecoslovacchia (1949), mentre con lo slittamento dei confini polacchi sulla linea Oder-Neisse anche la parte di Alta S. rimasta alla Germania fu annessa dalla Polonia.

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