SKAGERRAK

Enciclopedia Italiana (1936)

SKAGERRAK (Skager Rak; A. T., 63-64)

Giuseppe Morandini

Ampio braccio di mare con una larghezza media di circa 100 km. che dal Mare del Nord si insinua tra la penisola scandinava a N. (Norvegia) e quella dello Jütland a S. fino al limite convenzionale che lo separa dall'altro braccio di mare più interno, il Kattegat. Tale limite si suole porre tra la Punta Skagen (Jütland) e i Paternosterskärar (Bohuslän, Svezia), dove tra le due sponde opposte intercorrono soli 55 km. Il limite occidentale, verso il Mare del Nord, è ancora meno definito e si può considerare la linea tra l'estremo lembo meridionale della Norvegia (Mandal) e quello occidentale dello Jutland (Roshage) di circa 120 km. di larghezza. Le coste che chiudono lo Skagerrak si presentano differentissime, quella meridionale è bassa e uniforme e costituita da tre ampie insenature falcate (Vigsö Bugt, Jammerbugt, Tannis Bugt); quella della penisola scandinava è rotta e frastagliata da numerosissimi fiordi dei quali di gran lunga più importante è l'Oslo Fjord, che s'interna nella parte più settentrionale assai profondamente (più di 80 km.) suddividendosi in due rami principali ed è fronteggiato da uno sciame di isole.

La morfologia del fondo presenta un'analogia con la diversa conformazione delle coste. La piattaforma di sostegno dalla bassa costa dello Jütland digrada molto lentamente, cosicché le isobate si presentano molto distanziate fra loro, mentre la costa scandinava si abbassa molto rapidamente, cosicché ne risulta che la massima profondità riscontrata (m. 809) è alquanto spostata verso la penisola scandinava, lungo la quale si trova un'ampia fossa longitudinale al disotto dei 500 m. (Norske Rende), mentre le profondità diminuiscono alquanto verso il Mare del Nord e assai rapidamente verso il Kattegat. Secondo alcuni, tale fossa sarebbe da porre in relazione con dislocazioni del Terziario antico; secondo altri, con l'azione delle potenti masse ghiacciate del Glaciale.

La marea risente della particolare posizione di questo mare, e, mentre presenta oscillazioni ragguardevoli verso il Mare del Nord, queste si riducono a pochi centimetri verso il Kattegat. Il sistema delle correnti presenta notevole interesse ed è legato alle diverse condizioni chimico-fisiche del Baltico e del Mare del Nord, presentando un diverso comportamento tra la superficie e il fondo, dove sembra esservi tra i 30 e i 100 m. una forte corrente dal Mare del Nord verso l'interno con una corrente di ritorno lungo la costa scandinava.

La diversa conformazione della costa norvegese e di quella danese fa sì che mentre lungo la prima si trovano numerosi centri e porti di notevole importanza, tra cui Kristiansand, Arendal, Tvedestrand, Tönnsberg, Drammen, Oslo, ecc., lungo la seconda i centri sono pochissimi e di importanza molto scarsa, per cui l'intero traffico si appoggia quasi esclusivamente alla costa scandinava.

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