SCHWERIN

Enciclopedia Italiana (1936)

SCHWERIN (A. T., 53-54-55)

Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE

Città del Meclemburgo, fondata da Enrico il Leone nel 1160, nel luogo di un insediamento slavo ricordato già nel 1018, posta in bella posizione presso le rive sud-occidentali del Lago di Schwerin e presso sei laghi minori (ricordiamo, a N. lo Ziegelsee, a S. l'Ostofersee), 38 m. s. m., in mezzo a colline coperte da boschi. Il posto era un poco in disparte dalle grandi vie di comunicazione, ma la città si è sviluppata soprattutto come residenza e capoluogo del Meclemburgo-Schwerin (riunito nell'ottobre 1933 al Meclemburgo-Stretlitz in un unico stato). Accanto alla Città Vecchia, caratterizzata da vie strette, posta tra il Burgsee e il Pfaffenteich, spesso danneggiata da incendî, dai quali si è salvato solo il duomo, è sorta a occidente di questa la Città Nuova con case e strade spaziose. Il castello granducale si trova su un'isoletta tra Burgsee e Schweriner See. L'industria (fonderie) non ha grande importanza. Gli abitanti da 32 mila nel 1885 sono aumentati a 53.571 nel 1933 (in maggioranza protestanti).

Il Lago di Schwerin, lungo da N. a S. 25 km., largo presso le due estremità circa 4 km. e soltanto due al centro, tanto che le due rive sono in comunicazione tra di loro per mezzo d'una diga, copre una superficie di 65 kmq., ed essendo profondo 43 m., mentre lo specchio è a 37 m., costituisce una criptodepressione. La sua origine è dovuta all'azione glaciale. Suo emissario è il canale Stör, che manda le acque all'Elba attraverso l'Elde.

Monumenti. - Il duomo di S. Maria e di S. Giovanni, del secolo XIV, è una bella chiesa in laterizio di stile gotico primitivo, armoniosa nella pianta e nelle proporzioni. La torre fu costruita nel 1891 in stile neogotico. Notevoli vi sono soltanto le tombe, specialmente due lastre tombali di ottone inciso di vescovi della famiglia Bülow, opere fiamminghe del sec. XIV; inoltre, l'epitaffio di ottone della duchessa Elena di P. Vischer il Giovane (1527). Il castello fu costruito nel 1845-57 da G. A. Demmler e F. A. Stüler che utilizzarono parti di edifici del sec. XVI. Nella cappella del castello, del 1563, si trovano buone sculture di alabastro italianeggianti dello Schröder. Le sculture in arenaria nel giardino del castello sono opere eccellenti di B. Permoser e della sua scuola (circa 1720). Il monumento all'arciduca Paolo Federico di Meclemburgo-Schwerin nell'Alter Garten è dovuto a C. Rauch (1845). Nel museo si trovano alcune ottime pitture olandesi del sec. XVII, tra altro alcuni ritratti di F. Hals e ricche collezioni di arti minori e di oggetti d'interesse storico locale.

F. Schlie, Die Kunst- und Geschichtsdenkmäler des Grossherzogtums Mecklenburg-Schwerin, II, Schwerin 1898; W. Josephi, Das schweriner Schloss, Schwerin 1924; W. Burmeister, Mecklenburg, Berlino 1926.