SASSONIA PRUSSIANA

Enciclopedia Italiana (1936)

SASSONIA PRUSSIANA (ted. Provinz Sachsen; A. T., 53-54-55)

Elio Migliorini

È una delle quattordici provincie che compongono la Prussia, posta nella Germania centrale, tra la Werra (a occidente) e l'Elster Nero (a oriente). Essa si estende verso N. su una parte del bassopiano della Germania settentrionale e nell'Altmark, mentre a S. s'appoggia sulla Selva di Turingia (Finsterberg, m. 946) e comprende in sé una parte del Harz (col Brocken, m. 1142). Anche se la forma è approssimativamente quella d'un triangolo, i confini sono assai irregolari e del tutto artificiali. Inoltre la Sassonia viene quasi divisa in due parti dall'Anhalt e tra Unstrutt e Helme essa abbraccia in sé due ampie zone della Turingia, mentre d'altro canto i circoli di Schleusingen, Thüringer wald e Ziegenrück sono completamente circondati da territorî turingi. Per la massima parte la regione è tributaria dell'Elba e della Saale. Il clima è mite e asciutto presso il corso dei fiumi principali, tanto che nelle vicinanze di Naumburg si coltiva ancora la vite. Magdeburgo ha in gennaio una media di −0°,4, Erfurt di −1°,6, con una media annua rispettivamente di 8°,7 e 7°,8 e in luglio medie di 18°,2 e 16°,9. Sulle alture il clima è piuttosto rigido e umido (Brocken −4°,5 in gennaio, con 1640 mm. di precipitazioni). La superficie è di 25.276 kmq. (un poco inferiore a quella della Sicilia), la popolazione di 3.379.000 ab. (1933), con una densità di 134 ab. per kmq., che poco si discosta da quella media della Germania. I valori più alti si hanno presso le estreme pendici settentrionali del Harz. Gli abitanti sono in grande prevalenza protestanti (cattolici 7,6%).

La Sassonia Prussiana non ha una storia unitaria, ma è sorta dall'unione di territorî molto diversi; mentre infatti l'Altmark (a N.) appartiene ai più antichi distretti dello stato prussiano, le zone centrali (principati di Halberstadt e di Quedlinburg) vennero a far parte del Brandeburgo nel sec. XVII e quelle meridionali (possessi ecclesiastici e città imperiali) solo nel 1815.

L'economia della provincia è estremamente variata. L'agricoltura (che occupa il 32,9% degli abitanti) ha notevole importanza, data l'esistenza di fertili terreni (salvo nell'Altmark occidentale e a oriente dell'Elba, dove la landa sabbiosa copre notevoli estensioni), adatti soprattutto alla coltura della barbabietola (produzione annua 35 milioni di quintali pari a un quarto della produzione tedesca). Si coltivano anche cereali, luppolo (Altmark), cicoria, fiori e ortaggi (Erfurt e Quedlinburg), tabacco (colline suberciniane). Territorî rinomati per il loro sviluppo agricolo sono la Börde (presso Magdeburgo), la Goldene Aue, la Wische (nell'Altmark), la conca di Erfurt, la valle della Saale. Il bosco copre circa un quinto del territorio (21,9%: il Harz e la Selva di Turingia producono carbone; la landa di Letzling pini di ottima qualità). Notevoli le risorse minerarie, specie rame (distretto di Mansfeld: tre quarti della produzione tedesca), ferro (Selva di Turingia e Harz), sale e sali potassici (Stassfurt) e carbone (lungo la Saale). L'industria è assai diffusa e dà lavoro al 41,4% delle persone attive; nel 1925 sono state contate 85 mila imprese con 650 mila addetti. Importanti gli zuccherifici, gli stabilimenti chimici, l'industria del ferro. Per il commercio, data la sua posizione rispetto al corso dell'Elba e alle linee ferroviarie (Amburgo-Lipsia; Berlino-Monaco), la provincia ha notevole importanza. Le città principali sono Magdeburgo (306 mila ab.), Halle (209 mila), Erfurt (145 mila).

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