Sciarrino, Salvatore

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Musicista italiano (n. Palermo 1947); prevalentemente autodidatta, propugna una tecnica basata su un'animazione timbrica e una trasformazione del suono pur utilizzando strumenti tradizionali. È stato direttore artistico del Comunale di Bologna e ha insegnato composizione nei conservatori di Milano, Perugia e Firenze. Tra le sue composizioni giovanili sono da ricordare la Sonata per due pianoforti (1966) e il Quartetto II per archi (1967), cui hanno fatto seguito le opere teatrali Amore e Psiche (1973); Cailles en Sarcophage (1980); il "melodramma" Lohengrin (1982); Perseo e Andromeda (1991); Luci mie traditrici (1998); Macbeth (2002). Tra le composizioni per orchestra spiccano: Berceuse (1967); Il paese senz'alba (1977); Il paese senza tramonto (1979); Alfabeto oscuro (1993). Si segnalano, inoltre, le composizioni da camera Divertimento per dieci strumenti (1968); Sonatina per violino e pianoforte (1975); Introduzione all'oscuro per 12 strumenti (1981). Nel 2003 gli è stato assegnato il premio internazionale Feltrinelli e nel 2016 il Leone d'oro alla carriera della Biennale di Venezia.

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