HOCHHUTH, Rolf

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)

HOCHHUTH, Rolf

Luigi Quattrocchi

Scrittore tedesco, nato a Eschwege (Assia), il 1° aprile 1931. Autore eminentemente drammatico, già col primo e più famoso dei suoi lavori, Der Stellvertreter (1963, trad. it. Il Vicario, Milano 1964), ha impostato la sua azione che, intenzionalmente strumentalizzando il mezzo teatrale, mira a una provocatoria revisione di valori storici e a una frontale accusa eticopolitica. Caso quindi culturale prima che letterario, H. ripropone il dramma d'idee sulla base di una documentazione che, presunta rigorosa e completa e rielaborata solo a scopi teatrali di volta in volta dichiarati, soccorre massicciamente a fornire alla "tesi" tutta la sua carica, ciò anche al rischio dell'irrappresentabilità, data la pesantezza analitica di riferimenti e d'inserti che accrescono anche da questo lato la mole e forniscono quindi intralci all'azione, in effetti di solito carente o farraginosa. Der Stellvertreter pone sotto processo il Vaticano e il papa per il riserbo mantenuto di fronte ai nazisti sul problema degli ebrei eliminati e per la corresponsabilità che ne deriva.

Il successivo Soldaten (1967, trad. it. Milano 1968) denuncia il disinteresse di tutte le potenze per una convenzione umanitaria relativa alla guerra aerea rimasta indiscriminata, colpendo in particolare Churchill, reo anche di aver sacrificato alla ragion di stato la Polonia di tradizione liberale. Guerillas (1970), Die Hebamme (1971), Lysistrate und die Nato (1973), le ultime due come sortite nel campo prima inesplorato della commedia, affrontano temi del tempo, angoscianti la società internazionale in genere o quella tedesca in particolare, ancora una volta fornendo più discussione che azione, con spunti teatralmente talora più felici ma nel complesso con più stento per la mancanza di riferimenti storici individuati come altamente emblematici. Un impegno nuovo, cioè un coinvolgimento non solo nel sociale ma anche nel cosmico, si avverte in Der Tod des Jägers (Reinbek 1976), lungo monologo sulle ultime ore di Hemingway; la continuità rispetto al precedente teatro è data, ancora una volta, dall'inadeguatezza del personaggio rispetto alla sua storica funzione. Meno frequente, e anche meno rilevante, la produzione narrativa, che oscilla più liberamente fra vari nuclei tematici (buone attitudini rivela comunque il libretto di memorie "femminili" Zwischenspiel in Baden-Baden, 1974).

Bibl.: Autori vari, Der Streit um Hochhuths 'stellvertreter', Basilea 1963; W. Adolph, Gefälschte Geschichte. Antwort auf Hochhuth, Berlino 1963; Summa iniuria, oder Durfte der Papst schweigen?, a cura di Fr. J. Raddatz, Amburgo 1963; J.-M. Görgen, Pius XII. Katholische Kirche und Hochhuths 'stellvertreter', Buxheim 1964; S. Melchinger, Hochhuth, Velber 1967; E. Neis, Erläuterungen an R. Hochhuth Der Stellvertreter, Hollfeld 1974; R. Taëni, Rolf Hochhuth, Monaco 1977.