Buttiglióne, Rocco

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Uomo politico italiano (n. Gallipoli 1948). Filosofo e politologo, professore universitario, fu segretario del Partito popolare italiano (PPI) nel 1994, e fondatore nel 1995 dei Cristiano democratici uniti (CDU). Deputato dal 1994 al 2018, parlamentare europeo (1999), due volte ministro (2001-2006), ha sempre portato avanti la difesa della dottrina cattolica e sostenuto posizioni di centrodestra. È stato vicepresidente della Camera dal 2008 al 2013.

Vita e attività

Allievo di A. Del Noce, professore di scienza della politica presso l'Università San Pio V di Roma (dal 2000), fu tra i principali esponenti del movimento di Comunione e liberazione, al cui settimanale, Il Sabato, collaborò tra il 1978 e il 1984. Deputato dal marzo 1994, nel luglio successivo sostituì M. Martinazzoli nella carica di segretario del Partito popolare italiano, prevalendo sull'esponente di sinistra, N. Mancino. Intenzionato inizialmente a rilanciare il ruolo del PPI quale elemento equilibratore degli opposti schieramenti, B. pose al tempo stesso le premesse per un'alleanza con le forze di centrodestra (CCD, Forza Italia e Alleanza nazionale). Tale indirizzo, proposto ufficialmente in vista delle elezioni regionali della primavera del 1995, provocò tuttavia la scissione del partito in due tronconi contrapposti. B., con la componente favorevole alla sua linea politica, diede vita nel luglio successivo al partito dei Cristiani democratici uniti, di cui fu eletto segretario. Nel febbraio 1998 partecipò con F. Cossiga alla nascita di una nuova formazione politica, l'Unione democratica per la Repubblica, nella quale confluì il CDU, che garantì il suo appoggio al governo di centrosinistra guidato da M. D'Alema (ottobre 1998). Assunto l'incarico di presidente dell'esecutivo nazionale dell'UDR, B. lasciò tuttavia il partito nell'aprile 1999 e ricostituì come formazione autonoma il CDU, di cui assunse nuovamente il ruolo di segretario, ricollocandolo nel luglio successivo nello schieramento di centrodestra. Nel giugno 1999 fu eletto parlamentare europeo. In vista delle elezioni politiche del maggio 2001 promosse, sempre nell'ambito della coalizione di centrodestra, la formazione di una lista unica con il CCD denominata Biancofiore, che ottenne alla Camera il 3,2% dei voti (quota proporzionale). Nel governo presieduto da S. Berlusconi è stato ministro senza portafoglio per le politiche comunitarie (2001-2005) e ministro per i Beni e le Attività culturali (2005-2006). Nel 2004 la sua candidatura alla Commissione Europea venne respinta dal Parlamento europeo a causa delle sue posizioni, ritenute eccessivamente conservatrici. Candidato a sindaco di Torino nel maggio 2006 per la Casa delle libertà, è stato sconfitto da S. Chiamparino, sindaco uscente. Alle elezioni politiche del 2008 e del 2013 è stato eletto deputato con l’UDC. Dal 2008 al 2013 è stato vicepresidente della Camera.

Opere

Tra i suoi scritti: La crisi dell'economia marxista. Gli inizi della scuola di Francoforte (1979); L'uomo e il lavoro. Riflessioni sull'enciclica "Laborem exercens" (1982); Augusto Del Noce. Biografia di un pensiero (1991); Il problema politico dei cattolici: dottrina sociale e modernità (1993); Valori e riforme: per una politica di centro (1996); Il pensiero dell'uomo che divenne Giovanni Paolo II (1998); Giustizia e politica tra prima e seconda Repubblica (con Mario Luzi, 1998).

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