Quantitative easing

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Espressione inglese per “alleggerimento quantitativo”. Si tratta di una politica messa in atto dalle Banche centrali per “creare moneta” mediante l’acquisto di titoli di Stato o altre obbligazioni sul mercato. Aumentando la quantità di denaro prestata agli istituti di credito attraverso operazioni di mercato aperto (transazioni in borsa a sostegno della moneta nazionale), la BC fornisce liquidità al sistema quando i prestiti concessi a famiglie e imprese calano pericolosamente per numero e consistenza (ammesso e non concesso che gli istituti di credito usino i liquidi ricevuti per finanziare i privati invece di depositarli presso la stessa Banca centrale) ed elimina dal mercato i cosiddetti “titoli tossici”, quelli cioè poco remunerativi e molto rischiosi. Il q.e. è una politica monetaria piuttosto aggressiva, i cui effetti in termini di inflazione sono potenzialmente pericolosi. Nel gennaio 2015 la BCE – che in precedenza non aveva mai predisposto programmi in tal senso – ha annunciato il lancio di un nuovo piano ampliato di acquisto di attività finanziarie per 60 miliardi di euro al mese (aumentati a 80 nel marzo 2016). Il programma, avviato nel mese di marzo e con una scadenza iniziale prevista per settembre 2016, è stato prorogato fino a marzo 2017, data poi ulteriormente prorogata al dicembre dello stesso anno, ma che da aprile a dicembre ha riportato l'importo mensile di acquisto a 60 miliardi di euro al mese. Nell'ottobre del 2017 la BCE ha prolungato il q.e. di nove mesi, fino a settembre 2018, dimezzando però in questo periodo di tempo l'entità della misura, 30 miliardi di euro al mese. A giugno del 2018 la BCE ha esteso il q.e. a tutto l'anno, portando nei mesi di ottobre, novembre e dicembre gli acquisti netti mensili a 15 miliardi di euro; un nuovo piano di acquisti da 20 miliardi di euro mensili è stato varato nel settembre 2019, con decorrenza dal 1° novembre dello stesso anno e nel 2020 un piano di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi di euro fino alla fine dell'anno per far fronte all’emergenza coronavirus. Nello stesso anno la BCE ha lanciato un nuovo q.e. (PEPP, Pandemic Emergency Purchase Programme), con acquisti di titoli del settore pubblico e privato per far fronte all'emergenza pandemia da Covid-19, rafforzato nel dicembre dello stesso anno fino a raggiungere i 1850 miliardi di euro e in vigore almeno fino alla fine del marzo 2022.

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